Così in aula l’ex Ad di Edizione Holding: “Non dissi nulla, o si chiudeva o la sicurezza la certificava un esterno”
Genova – “Emerse che il ponte aveva un difetto originario di progettazione e che era a rischio crollo. Chiesi se ci fosse qualcuno che certificasse la sicurezza e Riccardo Mollo mi rispose ‘ce la autocertifichiamo’. Non dissi nulla e mi preoccupai. Era semplice: o si chiudeva o te lo certificava un esterno. Non ho fatto nulla, ed è il mio grande rammarico”. Lo ha detto Gianni Mion ex Ad della holding dei Benetton Edizione, ex consigliere di amministrazione di Aspi e della sua ex controllante, Atlantia, al processo per il crollo del ponteMorandi. Mion lo ha detto riferendosi ad una riunione del 2010, ovvero otto anni prima del crollo.
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