L’attuale Ad di Aspi è audito come persona informata dei fatti
Genova – “Man mano che i test venivano validati da società esterne al gruppo, ci rendemmo conto che in precedenza erano stati attribuiti coefficienti di rischio ad alcune opere decisamente inferiori allo stato effettivo dell’infrastruttura stessa. In alcuni casi rilevammo un incremento anche del 200%. I comportamenti di alcuni dipendenti di Spea Engineering erano inaccettabili. Non la ritenevamo affidabile, per questo ci rivolgemmo all’esterno”.
Così Roberto Tomasi, attuale Ad di Autostrade per l’Italia, rispondendo su Spea nel processo sul crollo di Ponte Morandi. Il manager non è imputato né indagato in procedimenti collegati, ma è audito come persona informata dei fatti.
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