Ecco il programma dei primi tre giorni di eventi che Genova dedica al suo figlio più famoso
Genova – Sarà l’incanto delle note di In Mo Yang, vincitore del Premio Paganini 2015, accompagnato al pianoforte da Yannick Rafalimanana, ad aprire sabato 27 maggio alle ore 21 il Paganini Genova Festival 2023.
Il concerto, i cui proventi andranno interamente a favore della Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, è l’inaugurazione ideale per un viaggio nella personalità multiforme di Niccolò Paganini.
Quattro sono, invece, gli appuntamenti di domenica 28: il concerto itinerante “A tu per tu con Paganini”, le conferenze di Niccolò Paganini jr. e di Davide Rebuffa, per finire con il recital di Bandini, Plotino e Aonzo.
Lunedì 29 maggio, oltre alle visite guidate nei luoghi paganiniani, ci sarà spazio per scoprire “le foto mai scattate” al nostro e per gustare la Cena al buio, i cui proventi andranno all’Associazione genitori ragazzi non vedenti.
Ecco tutti gli appuntamenti dei primi tre giorni di Festival. Ad eccezione dei due eventi a scopo benefico, per gli altri l’ingresso è gratuito.
Sabato 27 maggio
Il concerto inaugurale, a Palazzo Ducale alle 21, a scopo benefico, in collaborazione con Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, esalta l’aspetto violinistico del genio genovese.
In Mo Yang, vincitore del Premio Paganini 2015, accompagnato dal pianista Yannick Rafalimanana, proporrà un programma originale: dal primo barocco di Nicola Mateis jr., di cui verrà eseguita la “Fantasia”, alla “Sonata in La maggiore”, capolavoro tardo romantico di Caesar Franck. In mezzo, un’altra “Fantasia”, quella di Schumann, e il prezioso “Dittico” di Lili Boulanger. Non poteva mancare Paganini, presente con “Sonata a preghiera” M.S. 23, costruita su un tema dal “Mosè” di Rossini.
Ingresso: 20 euro, interamente a favore di Fondazione Airc per la ricerca sul cancro.
Domenica 28 maggio
La giornata si apre, alle 16 a Palazzo Ducale, con “A tu per tu con Paganini”, concerto itinerante e interattivo per bambini e adulti: Filippo Taccogna e Filippo Bogdanovic, solisti dell’Orchestra Paganini, condurranno il pubblico per le segrete del palazzo del Doge, dove il virtuoso genovese fu incarcerato nel 1814. I partecipanti verranno suddivisi in quattro gruppi e, partendo dal Teatrino nella parte alta del Palazzo, saranno guidati da Elisa Moretto per le anguste celle: potranno scegliere essi stessi i brani violinistici che i due solisti eseguiranno, e ascoltare gli appassionanti racconti dei luoghi visitati.
Alle 17 a Palazzo Tursi Niccolò Paganini jr., discendente di quinta generazione del maestro ligure, terrà la conferenza “Paganini, eredità di un genio”. Sarà l’occasione per ripercorrere storie e aneddoti dell’illustre famiglia: uno spaccato sull’eredità famigliare di ricordi, affetti e patrimoni, che getta nuova luce sui cimeli radunati e conservati in varie sedi, dalla Casa Editrice Ricordi, alla Biblioteca Casanatese di Roma, al Guarneri del Gesù, conservato nelle Sale Paganiniane di Palazzo Tursi.
Sempre a Palazzo Tursi, ma alle 18, Davide Rebuffa ci accompagnerà in un mondo di “liutai e virtuosi tra Seicento e Settecento”. Rebuffa, studioso di strumenti antichi e mandolinista specializzato nel repertorio barocco, illustra lo sviluppo della storia mandolinistica genovese, ben distinta da quella napoletana. Il mandolino genovese, rimpiazzato quasi ovunque dal modello partenopeo, ha infatti una storia molto interessante da raccontare, grazie alla sua diffusione nelle corti europee più importanti.
Al Paganini polistrumentista è dedicato, invece, il concerto in programma a Palazzo Tursi alle 21, realizzato in collaborazione con il Paganini Guitar Festival di Parma. Il violinista Giulio Plotino, il chitarrista Giampaolo Bandini e il mandolinista Carlo Aonzo eseguiranno le composizioni del virtuoso genovese e gli arrangiamenti degli autori a lui più vicini: Rossini, il migliore amico di Paganini – con la Ouverture del “Barbiere di Siviglia” – Berlioz, da lui considerato continuatore della tradizione sinfonica europea – presente con il “Trio” –, e Beethoven, che all’epoca del soggiorno di Paganini a Vienna (1828) era scomparso da poco, lasciando un’aura di rimpianto: sue le variazioni sul mozartiano “Là ci darem la mano”. Di Paganini verranno invece eseguiti il “Terzetto” M.S. 116, il Ghiribizzo M.S. 43 n. 16 e “Le streghe” M.S. 19.
Lunedì 29 maggio
Alle 15, da via Garibaldi 11r, partono le visite guidate gratuite “La Genova di Paganini” alla scoperta dei luoghi del violinista, organizzate grazie alla collaborazione con il Comune di Genova. Contrassegnato da piccole targhe o “pietre d’incontro”, il percorso, nato nel 2014, comprende dodici tappe: da Palazzo Reale, dove Paganini si esibì davanti al re Carlo Felice, fino al quartiere in cui nacque, la famosa Cheullia. Le visite sono offerte dal Comune di Genova a gruppi di venti persone per volta, ed è necessaria la prenotazione esclusivamente dal sito https://www.visitgenoa.it/visita-la-genova-di-paganini
Le “fotografie mai scattate” del musicista saranno, il 29 maggio, al centro dell’incontro che si terrà alle 17 alla Biblioteca Berio, a cura di Daniele Caviglia, Paolo Gastaldo e Rodolfo Zunino, in collaborazione con Università di Genova e Diten, durante il quale verranno svelate le istantanee del volto del Nostro, realizzate con l’intelligenza artificiale. Paganini, infatti, è morto nel 1840, proprio mentre nasceva la fotografia: la nostra conoscenza del suo volto si basa su ritratti pittorici, peraltro piuttosto dissimili l’uno dall’altro. Le immagini realizzate con l’intelligenza artificiale ci forniscono, quindi, nuovi spunti sul possibile vero volto del virtuoso, nelle sue diverse età.
La Cena al buio, in programma alle 20 alla Trattoria Baciccia in via del Colle, proprio dove sorgeva la casa natale di Paganini, è organizzata in collaborazione con l’Associazione genitori ragazzi non vedenti, cui andranno anche i proventi raccolti. L’iniziativa intende far comprendere, nei gesti più comuni della vita quotidiana, la difficoltà di una persona che non abbia la facoltà di vedere: cenare senza poter ammirare il volto chi ci sta davanti permetterà una maggiore attenzione agli altri sensi. L’intento benefico è inoltre legato a uno degli elementi che contraddistinsero la vita concertistica di Paganini: la dedica di una parte non piccola delle proprie esibizioni alle persone svantaggiate.
Ingresso: 30 euro, prenotazione obbligatoria dal sito paganinigenovafestival.it
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