Telecamera appesa a una forca nell’ambasciata iraniana a Roma, Amnesty: “Un gesto intimidatorio inaccettabile”

La violenza contro le giovani e i giovani iraniani che chiedono a gran voce libertà e democrazia arriva nella Capitale sotto forma di una forca in legno che sostiene una telecamera

Roma –  “Un gesto intimidatorio e inaccettabile, uno sfregio nei confronti di chi manifesta in favore dei diritti umani”. Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha definito l’installazione di una forca munita di telecamera all’ambasciata iraniana di Roma. “Questa installazione, che ho visto personalmente, affaccia su via Nomentana, di fronte al luogo dove in questi mesi hanno manifestato iraniani e iraniane della diaspora chiedendo la fine della repressione”, ha aggiunto Noury.

“Il messaggio è doppio: di intimidazione, perché con quella telecamera si riprendono i volti di chi manifesta; e di sfregio, perché viene ostentato provocatoriamente uno dei principali strumenti di repressione. Dal gennaio 2022 in Iran sono stati impiccati quasi 900 prigionieri, sette dei quali per aver preso parte alle recenti manifestazioni”.

Indignazione anche da tutte le forze politiche italiane che hanno chiesto la convocazione dell’Ambasciatore MohammadReza Sabouri (nella foto) affinché la forca venga rimossa.

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