Dopo l’88% di affluenza raggiunto al primo turno, è evidente che per i turchi le elezioni siano un momento di partecipazione e un’opportunità per influire sulle scelte del Paese
Con 64 milioni di elettori attesi, su una popolazione totale di 83 milioni di abitanti, la Turchia si presenta come una nazione spaccata in due. Nel primo turno del 14 maggio, Erdogan ha ottenuto il 49,5% dei voti, mentre una coalizione di partiti sostenitori di Kilicdaroglu ha sfiorato il 45%. La necessità di un ballottaggio è stata determinata dal 5,17% dei voti raccolti dal candidato di estrema destra Sinan Ogan.
La sfida
Dopo il primo turno, Erdogan ha mantenuto un vantaggio di soli 2,5 milioni di voti, considerando che l’affluenza alle urne è stata dell’88%, un record per il Paese. Entrambi i candidati hanno focalizzato i propri sforzi per conquistare il sostegno degli 8 milioni di elettori che si sono astenuti nel primo turno.
Kilicdaroglu ha cambiato rotta
Kilicdaroglu ha cercato di attrarre i voti dell’estrema destra, siglando un’alleanza con il partito di ultradestra xenofoba Zafer, guidato da Umit Ozdag. Questo spostamento strategico ha permesso all’opposizione di ottenere il sostegno di 1,2 milioni di voti, in realtà teorici, provenienti dai sostenitori di Ogan. Tuttavia, resta da vedere se molti degli elettori di destra si asterranno dalle elezioni come forma di protesta.
La situazione in Parlamento
Al primo turno, Erdogan ha garantito la maggioranza dei seggi in Parlamento per il suo partito AKP, che ha conquistato il 35,58% dei voti, ottenendo 267 seggi su 600. Questa maggioranza potrebbe complicare una possibile coabitazione in caso di sconfitta di Erdogan nel ballottaggio, poiché i turchi in passato hanno dimostrato di non gradire situazioni di corto circuito istituzionale.
Erdogan con i nazionalisti di MHP
L’alleanza di Erdogan con i nazionalisti di MHP ha contribuito a raggiungere la maggioranza assoluta. Nel complesso, la coalizione di Erdogan ha ottenuto 322 seggi, mentre l’alleanza di Kilicdaroglu ha conquistato 213 seggi, posizionandosi come il secondo partito e la principale forza di opposizione. Inoltre, il Partito dei Lavoratori curdi HDP, nonostante il rischio di incostituzionalità, ha superato la soglia del 10% e ha ottenuto 65 seggi.
L’esito del ballottaggio in Turchia determinerà il futuro del Paese per i prossimi 5 anni e mentre Erdogan parte in vantaggio, la mossa di Kilicdaroglu di intercettare l’elettorato di estrema destra potrebbe non essere sufficiente per sancire una vittoria e forse un radicale cambiamento della Turchia.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta