Alberto Núñez Feijóo (PP), «Ieri abbiamo vinto le amministrative “ma il “sanchismo” non è stato ancora abrogato»
Madrid – Se le elezioni amministrative dello scorso 28 maggio erano da considerarsi un test per l’attuale premier socialista Pedro Sánchez in previsione delle prossime elezioni politiche previste entro fine anno, il test è fallito. In Spagna ieri si votava per rinnovare i Parlamenti di 12 delle 17 Comunità Autonome (l’equivalente delle Regioni italiane) e per gli oltre ottomila sindaci delle città spagnole. Alla vigilia del voto la rimonta del PP (Partido Popular) era prevista ma i risultati delle urne hanno provocato un terremoto politico nazionale e stamattina Sánchez ha annunciato lo scioglimento del Parlamento e ha anticipato le elezioni politiche al prossimo 23 luglio.
Le elezioni amministrative hanno chiamato alle urne 35,5 milioni di spagnoli e si è registrato un aumento dell’affluenza rispetto alle ultime del 2019. Il PP ha ottenuto il 31,5% dei consensi mentre il Psoe (Partido socialista obrero español) è rimasto al 28,1% mentre Vox (movimento di estrema destra, ultranazionalista e conservatore) è arrivato terzo, con il 7,2%.
Vox fa il pieno di voti a Valencia e Siviglia
A Valencia e Siviglia, storicamente di sinistra, PP e Vox uniti hanno fatto il pieno di voti e anche la Comunitat Valenciana, Cantabria, Aragona, Estremadura, Baleari e La Rioja hanno confermato la supremazia dei partiti di destra. Solo a Madrid però i conservatori potranno governare senza la presenza di Vox nel loro schieramento. Una vittoria schiacciante per la presidente Isabel Díaz Ayuso che rappresenta il PP e che presiede il governo regionale madrileno dal 2019.
Vittoria ottenuta nonostante le molte manifestazioni di dissenso nei confronti delle politiche sanitarie che nei mesi scorsi avevano portato in piazza quasi un milione di madrileni che, insieme a medici, operatori sanitari e sindacati, difendevano il sistema sanitario pubblico ed erano contrari alla proposta di riforma della Sanità che favorisce la sanità privata a scapito della pubblica.
Chi è Isabel Díaz Ayuso
Giornalista, 45 anni, considerata astro nascente all’interno del PP, neoliberista e scettica sui reali effetti del cambiamento climatico, Ayuso è anche nota per le sue politiche di contrasto attuate durante la pandemia Covid nella regione di Madrid dove aveva limitato molto il confinamento rispetto ad altri Paesi per preservare le libertà individuali e le attività economiche.
Il PP, guidato da Alberto Núñez Feijóo nominato nel 2022, 62 anni politico di lungo corso del PP ed ex presidente del governo regionale della Galizia, ha recuperato molti consensi dalle ultime disastrose elezioni del 2019 quando ottenne i peggiori risultati della sua storia sia alle elezioni politiche sia alle regionali, e la mossa di Sanchez decisa in una manciata di poche ore a distanza di pochissimo tempo dai risultati elettorali ha evidenziato la necessità di impedire ad ogni costo che il PP governi insieme a Vox.
Eventualità non remota perché se il PP vorrà ottenere la maggioranza assoluta sarà inevitabile un’alleanza con Vox che ha visto raddoppiare il consenso arrivato a questa tornata elettorale al 7,1% rispetto al 2019 che si era fermato al 3,5%.
Quando stamattina Pedro Sánchez ha annunciato alla nazione dal palazzo della Moncloa di aver comunicato al re Felipe VI, capo dello Stato, la riunione del consiglio dei ministri straordinario (che si sta svolgendo in queste ore) per sciogliere le Corti e anticipare le elezioni al prossimo 23 luglio, ha di fatto scelto di non concludere il suo mandato che avrebbe dovuto terminare con le elezioni generali previste a fine 2023. E ha ufficialmente anticipato la campagna elettorale che in sostanza inizia oggi con cinque mesi di anticipo.
g.d.
Svolgo attività di collaborazione giornalistica per RSI, la Radiotelevisione Svizzera Italiana, e ho partecipato alla redazione e alla produzione dei servizi documentaristici sul crollo del ponte Morandi (“43-Il ponte spezzato”) e sulla truffa dei falsi Modigliani (“Il giallo Modigliani”), entrambi andati in onda su Falò, magazine settimanale di informazione e approfondimento di RSI. Collaboro con vari quotidiani digitali sui temi sanità, salute, ambiente e diritti civili. Ho collaborato per il quotidiano Il Secolo XIX.