Italia pronta a fornire nuovo supporto militare all’Ucraina

Nel settimo decreto potrebbero finire in lista munizionamenti e gli Skyguard-Aspide

L’Italia si sta preparando a fornire un nuovo supporto militare all’Europa e all’Ucraina, concentrandosi sull’aumento della produzione di sistemi missilistici, munizioni e attrezzature di difesa. Il prossimo pacchetto di aiuti è ancora in fase di elaborazione, ma l’iter è già avviato, evidenziando un impegno a lungo termine nel fornire assistenza alle forze di sicurezza in queste regioni. Nel contesto di un programma di difesa europeo più ampio, l’Italia potrebbe includere munizioni, sistemi di difesa aerea come gli Skyguard-Aspide e attrezzature per la protezione contro rischi NBRC (nucleare, biologico, chimico e radiologico).

Crescita della produzione missilistica e ricondizionamento di missili dismessi:

Uno degli aspetti chiave di questo sforzo è l’aumento della produzione di sistemi missilistici, che include sia missili adatti all’artiglieria navale che missili di difesa terrestre. In particolare, l’attenzione si concentra sulla produzione di missili come gli Aspide, che potrebbero essere ricondizionati in Italia per un loro riutilizzo. Gli Aspide sono stati impiegati in passato per la difesa aerea, e la decisione di ricondizionarli potrebbe fornire una soluzione economica e strategica per aumentare le capacità difensive.

“Alimenteremo” le possibilità di pace con un aumento della produzione di armi, così come è stato stabilito dal  gruppo di contatto dei Paesi NATO, che si è tenuto alcuni giorni fa a Ramstein. E per valutare le capacità produttive italiane una delegazione dell’Unione Europea ha visitato le l’Agenzia Industrie Difesa, in presenza del direttore generale Nicola Latorre e il segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, Luciano Portolano.

Durante la visita, sono state esaminati gli stabilimenti militari di Baiano di Spoleto, specializzati nella produzione di munizioni e giubbotti antiproiettile, nonché dei missili Vulcano, che possono essere utilizzati contro ogni tipo di obiettivo navale, terrestre o aereo. Altre strutture come lo stabilimento militare pirotecnico di Capua, specializzato nella produzione di munizioni di piccolo e medio calibro, e quello di Fontana Liri, specializzato nella produzione di polveri da sparo, e la Commissione europea potrebbe valutare l’ipotesi di nuovi investimenti nei siti visitati.

L’Italia si conferma uno degli attori principali nel fornire un significativo supporto militare all’Europa e all’Ucraina, focalizzandosi sull’aumento della produzione missilistica, delle munizioni e delle attrezzature di difesa.

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