Elisabetta Condò: “Non ho una spiegazione. Il ragazzo non si trovava in una situazione critica né era a rischio di bocciatura”
Milano – La professoressa di italiano e storia, Elisabetta Condò, che è stata accoltellata in classe da un suo studente di sedici anni presso l’istituto Alessandrini di Abbiategrasso, spera che il giovane “venga curato nel modo migliore e che non resti in carcere”.
Nonostante l’aggressione subita, la docente esprime i suoi migliori auguri per il recupero del ragazzo, non nutrendo alcun rancore nei suoi confronti.
Tuttavia, Condò si dice delusa per non aver ricevuto scuse né contatti dalla famiglia dell’adolescente. Nel corso di un’intervista con Repubblica, afferma: “Mi è dispiaciuto molto non aver ricevuto alcun tipo di comunicazione dalla famiglia, magari tramite l’avvocato.
Non me l’aspettavo dal ragazzo, che sicuramente è sotto shock, ma almeno dai genitori mi sarei aspettata un gesto di vicinanza o di dispiacere. Non una parola”. Nonostante ciò, la professoressa mantiene la speranza che il suo studente possa ritrovare l’equilibrio e la normalità.
Condò ha dichiarato di ricordare pochissimo dell’aggressione avvenuta in classe lo scorso lunedì. Era di spalle e ha pensato che il rumore del primo fendente al collo fosse causato dalla caduta di un oggetto dal soffitto, come ad esempio il lampadario. Quando si è girata, è stata colpita al braccio.
La ferita, profonda e che ha reciso i tendini, ha richiesto un intervento chirurgico di sei ore. La docente è stata dimessa il 2 giugno con il braccio ingessato, che dovrà portare per almeno un mese prima di intraprendere una lunga riabilitazione.
Ancora oggi non è stato chiarito il motivo dell’aggressione come commenta la professoressa ferita: “Non ho una spiegazione. Il ragazzo non si trovava in una situazione critica né era a rischio di bocciatura. Le sue note risalivano a febbraio per compiti non svolti”.
La coordinatrice aveva avvertito l’adolescente che correva il rischio di ottenere un voto insufficiente nel comportamento a causa delle interruzioni delle lezioni, che peraltro non erano state causate dalla professoressa, ma nulla faceva presagire un gesto del genere.
Per i prossimi giorni, Elisabetta Condò ha organizzato una videoconferenza tramite Meet con le sue classi. Se le sue condizioni di salute lo permetteranno, tornerà a lavorare a settembre.
La docente apprezza il supporto dello psicologo della scuola, che già segue gli studenti, e si farà aiutare per poter tornare in aula con la massima serenità. Conclude dicendo: “Non pensavo di dover vivere una cosa del genere nella mia vita”.
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