Nei prossimi giorni la Loggia di Banchi, con il suo straordinario sito archeologico, verrà aperta alla città per una serie di visite guidate alla scoperta di Genova medievale
Genova – Il sindaco Marco Bucci, l’assessore di Regione Liguria Augusto Sartori, il presidente di Fondazione Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, il segretario generale di Fondazione Compagnia di San Paolo Alberto Anfossi, il segretario regionale del Ministero della Cultura per la Liguria Manuela Salvitti, il soprintendente per l’Archeologia le Belle Arti e il Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia Cristina Bartolini e il coordinatore del Tavolo della cultura del Comune di Genova Giacomo Montanari hanno visitato il cantiere di scavo della Loggia di Banchi dove sorgerà il Museo della Città, opera fortemente voluta e diretta dal Comune di Genova con la partecipazione e il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.
Un progetto finanziato dal Ministero della Cultura
Nel corso degli scavi per la realizzazione del museo sono emersi importanti rilevamenti archeologici all’interno della monumentale Loggia dei Banchi. Il cantiere di scavo è stato realizzato con un intervento finanziato dal Ministero della Cultura, promosso dal Segretariato Regionale per la Liguria e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città di Genova e la provincia della Spezia.
Riconosciuto il potenziale archeologico dell’area, ha preso immediatamente avvio in somma urgenza un intervento di scavo in estensione che ha consentito la messa in luce delle evidenze archeologico-strutturali conservate al di sotto delle pavimentazioni cinquecentesche.
Nel luglio 2022 un secondo importante finanziamento del Ministero ha consentito la conclusione degli scavi con approfondimenti stratigrafici nei punti di maggior interesse archeologico, e il successivo intervento di restauro e consolidamento del complesso monumentale, terminato il 31 maggio scorso.
Botteghe e depositi d’epoca medievale
Dagli scavi è emerso un complesso di attività riconducibili all’albergo degli Usodimare, uno dei raggruppamenti famigliari mercantili più importanti della città, che dirigevano e sviluppavano attività molteplici nel campo del commercio e delle manifatture.
Così i ritrovamenti di aree adibite a deposito, o l’importante bottega dell’orefice (che è la prova che via degli Orefici era tale proprio per la presenza di queste attività), situate in quest’area, adiacente ai “banchi” dei cambiavalute probabilmente per la facilità di procurarsi, secondo il bisogno, monete di metallo preziose come l’oro e l’argento per le necessità produttive.
Oltre ai singoli ritrovamenti, dal terreno è emersa l’immagine di una vita quotidiana a Genova tra XV e XVI secolo: guardando le fondazioni, le strade, le botteghe, si intravede una città operosa e vitale che può essere definita “l’altra faccia dei Rolli”, perché gli straordinari palazzi dei nobili della città sono proprio il frutto di quell’attività mercantile.
Prendendo atto dei ritrovamenti, le amministrazioni interessate hanno costituito un tavolo di lavoro e di confronto per concordare le molteplici scelte che un’opera complessa come questa comporta. Un metodo di lavoro importante nei suoi contenuti e nelle sue modalità, che apre la strada ad altre operazioni di questo genere e di questa portata.
Nei prossimi giorni la Loggia di Banchi, con il suo straordinario sito archeologico, verrà aperta alla città per una serie di visite guidate alla scoperta di Genova medievale.
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