Sono stati richiesti oltre quattromila anni di carcere per 333 imputati. Le richieste di assoluzione sono state solo 13, mentre sono state fatte 3 richieste di prescrizione
Reggio Calabria – Questa mattina si sono tenute le arringhe dei difensori dei 337 imputati nel maxiprocesso Rinascita Scott contro i clan del Vibonese dopo la requisitoria di ieri della Pubblica Accusa, con le richieste di pena lette in aula dal procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri.
Richiesti oltre quattromila anni di carcere per 333 imputati
Gratteri ha affermato rivolgendosi ai giudici del Tribunale di Vibo: “In molti scommettevano sull’impossibilità di celebrare questo processo, per molti motivi, e anzi hanno fatto il tifo affinché questo processo non si celebrasse. Invece si è celebrato con serenità, e se c’è stata qualche tensione, ciò rientra nella normalità di ogni processo. Il presidente del Collegio ha dato a tutti la possibilità di parlare e portare all’attenzione di questo Tribunale tutto ciò che c’era a carico e a discarico per ogni imputato”.
Complessivamente, sono stati richiesti oltre quattromila anni di carcere per 333 imputati. Le richieste di assoluzione sono state solo 13, mentre sono state fatte 3 richieste di prescrizione. Ora spetta ai quasi 600 avvocati del collegio di difesa intervenire in favore dei loro assistiti. Le arringhe dei difensori sono programmate fino alla fine di luglio. La sentenza di questo maxiprocesso, che già è passato alla storia per il numero di imputati e le accuse sollevate, come associazione mafiosa, estorsioni, narcotraffico, armi, intestazione fittizia di beni, usura, corruzione e infiltrazioni nella pubblica amministrazione, è attesa per settembre. Gli omicidi sono stati stralciati dal processo poiché di competenza della Corte d’Assise.
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