L’ultimo libro di Laura Guglielmi è un viaggio alla scoperta del volto scomparso della città dei fiori, sulle tracce lasciate dai romanzi del grande scrittore
Segnata dalla guerra. Contagiata dalla “febbre del cemento” che si si impadroniva della riviera. Sfregiata dalle serre intensive. La Sanremo di Italo Calvino quasi non esiste più. Neppure nella memoria dei sanremesi che anno dopo anno hanno “visto sparire il fosso, l’albero, il roveto. Non si ha idea, in uno spazio ristretto come quel campicello di granturco, quanta gente ci può stare”.
Persino il Barone Rampante “è partito. Non abita più qui. Non c’erano più alberi e se n’è andato via”.
Lo sa bene Laura Guglielmi, giornalista e scrittrice, che nel suo ultimo libro ci porta per mano in un viaggio alla scoperta dei luoghi sanremesi di Calvino, quei sentieri lontani dalla passeggiata dei turisti che il grande scrittore percorreva per “ritrovare pezzo per pezzo il paesaggio” della sua infanzia, ormai velato da “un’ombra di sporco che lo insudiciava tutto”.
Italo Calvino e Sanremo. Alla ricerca di una città scomparsa, è un libro che esplora l’animo ecologista del grande scrittore attraverso la sensibilità dell’autrice, sanremese anche lei. È una mappa letteraria, “fatta di tante memorie e di destini diversi” che si snodano sotto le cicatrici della storia di questa città in attesa di nuova destinazione.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.