Il presidente cubano a Belgrado per rafforzare la collaborazione politica ed economica
Belgrado – Una visita, quella del Presidente cubano Miguel Diaz-Canel, all’insegna del concetto, un po’ semplice, secondo cui l’amico del mio nemico è il mio amico.
E il Presidente serbo Aleksandar Vučić, in difficoltà con i nazionalisti in casa, con l’Europa tollerante con Kurti e con i nazionalisti serbi in Kosovo che protestano per una politica troppo blanda di Belgrado nei confronti del Governo di Pristina, ha preso la palla al balzo per rinverdire una collaborazione internazionale, in campo economico, commerciale, scientifico e del turismo, interrotta con la morte di Tito.
Belgrado da sempre favorevole all’abolizione del blocco economico nei confronti di Cuba
Vučić ha ringraziato l’Avana per il sostegno all’integrità territoriale della Serbia e il non riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo. Cuba, ha detto, può sempre contare sull’appoggio politico della Serbia, come la Serbia può contare sul costante sostegno di Cuba. A questo riguardo il Presidente serbo ha rilevato la posizione di Belgrado da sempre favorevole all’abolizione del blocco economico nei confronti di Cuba. Come è emerso dai colloqui, le maggiori prospettive di rafforzare la cooperazione riguardano il settore dell’agricoltura, della sanità, dello sport, dell’alta tecnologia e del turismo, un settore quest’ultimo in sensibile sviluppo in seno alla popolazione serba che viaggia sempre di più. Il presidente Diaz-Canel, sottolineando i tradizionali rapporti di amicizia fra i due Paesi, ha ricordato come tale amicizia si sia sviluppata in modo particolare a cominciare dalle strette relazioni fra Tito e Fidel Castro. A margine dei colloqui fra i due presidenti sono stati firmati due accordi bilaterali – uno nel campo dell’agricoltura e l’altro sull’abolizione dei visti per i titolari di passaporto diplomatico e di servizio
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