“Sono rammaricato e dispiaciuto dal sapere che un mio subalterno, perché c’è un rapporto funzionale, ha registrato la telefonata e ha fatto denuncia alla Procura della Repubblica”
Imperia – Il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, è attualmente oggetto di un’indagine da parte della Procura, che lo accusa di minacce a pubblico ufficiale. La vicenda ha preso avvio dalla denuncia dell’ex comandante della polizia locale, Aldo Bergaminelli, e ha sollevato un acceso dibattito.
Scajola ha respinto le accuse sostenendo di aver agito nel tentativo di aiutare un uomo che si trovava in una difficile situazione personale ed economica. Il cittadino in questione era stato costretto dal Comune a lasciare il luogo in cui esercitava la sua modesta attività di meccanico, un lavoro che garantiva il sostentamento per la sua famiglia.
Secondo Scajola, i dipendenti comunali avevano consigliato all’uomo una soluzione temporanea, ma non definitiva. Nel frattempo, l’uomo aveva avviato una pratica di sanatoria per poter continuare a lavorare nel suo terreno a Caramagna, dove aveva iniziato a stabilirsi e a intraprendere l’apertura di un’officina meccanica in collaborazione con un progettista.
Tuttavia, durante questo processo, sono giunti gli agenti della polizia locale per un controllo edilizio. A questo punto, il sindaco ha contattato il comandante dei vigili, chiedendo di interrompere il sopralluogo in quanto era in corso la pratica di sanatoria. Scajola ha ammesso di aver utilizzato toni forti nella telefonata, dovuti alla sua irritazione, ma ha sottolineato di non aver mai proferito minacce di alcun genere.
L’indagine si è basata sulla registrazione della telefonata effettuata dal comandante Bergaminelli, che successivamente ha presentato denuncia presso la Procura della Repubblica. Scajola si è mostrato rammaricato e dispiaciuto per il fatto che un suo subalterno abbia registrato la conversazione e abbia intrapreso azioni legali, ma si è dichiarato fiducioso di poter dimostrare la sua innocenza.
In particolare, l’accusa si concentra sulla richiesta da parte di Scajola di interrompere il sopralluogo di polizia giudiziaria nel terreno di Caramagna, dove l’uomo stava tentando di avviare la sua attività. Il sindaco ha difeso tale richiesta, sostenendo che la città di Imperia aveva un notevole arretrato di verifiche da effettuare sul territorio e che il controllo su quel terreno in particolare non fosse prioritario.
La vicenda ha sollevato interrogativi sulla linea di demarcazione tra l’interesse pubblico e le azioni personali dei funzionari governativi. Alcuni cittadini di Imperia sostengono il sindaco, ritenendo che abbia agito con buone intenzioni nel cercare di aiutare un individuo in difficoltà, mentre altri vedono la vicenda come un possibile abuso di potere.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta