Al termine delle verifiche, i due titolari sono stati denunciati e l’azienda è stata chiusa e posta sotto sequestro a causa delle gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro, dell’impiego di manodopera clandestina e del reato di lesioni gravissime
Nella provincia di Mantova, due imprenditori di nazionalità cinese sono stati multati per un importo di 193.000 euro a seguito di un episodio in cui avevano impiegato un operaio in nero e lo avevano abbandonato in ospedale dopo un grave incidente sul lavoro senza denunciarlo. Dopo quattro mesi di degenza per le gravi ferite subite, l’operaio si è rivolto ai carabinieri, i quali ieri hanno denunciato i due titolari e sequestrato l’azienda sita a Casalmoro.
Lavoro nero e sicurezza sul lavoro
Questo il calvario di un lavoratore di origine nigeriana di 27 anni, iniziato lo scorso 27 febbraio, quando è stato coinvolto in un grave incidente sul luogo di lavoro mentre stava operando su una macchina per la lavorazione della plastica all’interno dell’azienda, quando è rimasto incastrato negli ingranaggi. I titolari, invece di chiamare i soccorsi, lo hanno trasportato in auto al pronto soccorso di Asola e lo hanno poi abbandonato in ospedale. L’operaio era stato assunto in nero, nonostante avesse un regolare permesso di soggiorno, e i due imprenditori hanno deciso di non denunciare l’incidente per evitare complicazioni legali.
Successivamente, il giovane è stato trasferito in prognosi riservata presso l’ospedale Poma di Mantova, dove è rimasto ricoverato fino all’inizio di giugno. Dopo la dimissione, si è recato dai carabinieri di Bozzolo per presentare denuncia. Ieri, i carabinieri insieme agli ispettori dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Valpadana si sono recati presso l’azienda per effettuare un sopralluogo. Durante l’ispezione, sono stati trovati al lavoro altri tre stranieri, che risultavano essere clandestini e non erano stati assunti regolarmente.
Al termine delle verifiche, i due titolari sono stati denunciati e l’azienda è stata chiusa e posta sotto sequestro a causa delle gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro, dell’impiego di manodopera clandestina e del reato di lesioni gravissime. Inoltre, ai due imprenditori è stata comminata una sanzione di 193.000 euro.
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