Le forze del gruppo Wagner hanno aggirato Voronezh e si stanno spostando verso Mosca. Timori per l’utilizzo dell’arsenale nucleare da parte di Purtin
Nel mezzo di un’escalation di violenza senza precedenti, il capo dei mercenari del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha accusato i capi della Difesa russa di aver ordinato un attacco contro i suoi uomini. In una dichiarazione rilasciata dal quartier generale di Rostov, Prigozhin ha denunciato l’azione come un tradimento e ha minacciato conseguenze gravi.
Le preoccupazioni si sono accentuate ulteriormente quando è emersa la notizia che la colonna dei mercenari Wagner ha superato Voronezh e si sta dirigendo verso Mosca. Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari interni dell’Ucraina, ha affermato su Twitter che la colonna sta avanzando velocemente, spazzando via tutto ciò che trova sul suo cammino. Si ignora chi sia alla testa della colonna e se Prigozhin stesso ne faccia parte.
Nel frattempo, il governatore della regione di Voronezh, Alexander Gusev, ha riferito che un grande deposito di petrolio è stato incendiato nella zona. Foto e video sui social media mostrano una gigantesca colonna di fumo nero, mentre il Financial Times conferma l’accaduto.
La situazione ha generato una crescente preoccupazione tra la popolazione russa, portando il patriarca della Chiesa ortodossa russa, Kirill, a lanciare un appello per mantenere l’unità di fronte alla minaccia comune. La chiesa ortodossa russa ha espresso il suo sostegno al presidente Vladimir Putin in questa fase critica.
In un’altra nota sconcertante, un canale Telegram associato al Gruppo Wagner ha dichiarato: “La guerra civile è ufficialmente iniziata”, accompagnando il messaggio con immagini di un elicottero russo abbattuto a Voronezh dai mercenari di Prigozhin dopo l’attacco da parte di quest’ultimo.
La situazione rimane fluida e incerta, mentre Mosca si prepara ad affrontare una minaccia interna sempre più pericolosa. L’intera nazione osserva con ansia gli sviluppi e resta in attesa della risposta del presidente Putin.
Nel suo intervento all’Europa Forum, il Presidente bulgaro, Rumen Radev ha dichiarato: “”La Nato e l’Unione europea non stanno a guardare e dobbiamo assieme concentrare i nostri sforzi per difendere la nostra sicurezza”.
A quanto pare Non è più un affare interno delle Russia.
Copertina: Tass
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