La notizia della scomparsa improvvisa di Andrea Purgatori ha fatto subito il giro dei social: sul web si moltiplicano le testimonianze di affetto e stima per il grande giornalista di inchiesta morto a 70 anni
“Ciao Andrea”, scrive Enrico Mentana, direttore del TgLa7.
“Ciao Andrea, ci mancheranno il tuo rigore, la tua ironia, e quella tua voce che scuoteva l’anima”, è l’omaggio del direttore della Stampa Massimo Giannini. E Sigfrido Ranucci, curatore e conduttore di Report, scrive: “Da oggi mi sento più solo”.
“Ho perso un amico e un grandissimo giornalista d’inchiesta. Ciao Andrea. Ci hai insegnato soprattutto a non mollare mai a costo e sapendo di sbattere continuamente contro “il muro di gomma”. Che prima o poi cadrà”. Questo è il ricordo dell’inviato speciale di Avvenire, Nello Scavo
“Un esempio per tutti. Sempre in prima linea nella ricerca della verita’ sui misteri italiani, nella lotta per sconfiggere i muri di gomma della storia della Repubblica, in difesa della libertà di stampa”. Cosi’ Alessandra Costante e Vittorio di Trapani, segretaria generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, ricordano Andrea Purgatori, morto in ospedale a Roma dopo una breve fulminante malattia. “Andrea Purgatori – proseguono – è stato un giornalista d’inchiesta straordinario, un eccellente scrittore, autore, sceneggiatore, volto televisivo. La sua scomparsa improvvisa ci lascia attoniti, frastornati. Il modo più giusto per onorare oggi la sua memoria è rinnovare l’impegno di tutte le croniste e i cronisti a continuare a indagare sui misteri d’Italia, a raccontarli, a cercare la verità”.
La Fnsi rivolge un commosso abbraccio ai colleghi de La7 e si stringe alla famiglia di Andrea. Condoglianze ai familiari, agli amici e ai colleghi di Purgatori arrivano anche dall’Usigrai. “La sua morte improvvisa lascia un vuoto oltre che affettivo, nelle persone a cui era legato, anche professionale per l’intera categoria dei giornalisti. Le sue inchieste – scrivono i rappresentanti sindacali – sono da sempre un punto di riferimento per il pubblico televisivo e per i lettori. Il suo metodo di lavoro un esempio per chi vuole intraprendere la professione giornalistica”.
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.