Violenza sessuale nei confronti di due sorelle, in manette 4 parenti delle vittime
Alle prime ore di questa mattina, nella provincia di Palermo, i Carabinieri della Compagnia di Monreale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 persone indagate – a vario titolo – di “violenza sessuale”, “violenza sessuale di gruppo”, “lesioni personali”, con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di discendenti, con abuso di autorità e nei confronti di minori di anni 10.
I Carabinieri della Compagnia di Monreale hanno applicato un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per quattro individui, tutti membri dello stesso nucleo familiare, accusati di reiterati episodi di violenza sessuale che sarebbero stati commessi – tra il 2011 ed il 2023 – ai danni di due sorelle, attualmente di 13 e 20 anni.
Il terribile scenario che si è svelato durante l’indagine è un racconto di abusi che si sarebbero protratti per anni, causando danni irreparabili alle vittime. Le due sorelle, attualmente di età diversa ma entrambe minorenni al momento degli abusi iniziali, hanno dovuto affrontare un inferno di violenza sessuale ripetuta all’interno della propria casa e nel contesto familiare. Questo ha reso la situazione ancora più angosciante per le giovani vittime, che avrebbero dovuto trovare conforto e protezione tra i loro cari.
Ad essere arrestati sono stati 3 uomini ed 1 donna, tutti stretti congiunti delle vittime. La donna è ritenuta responsabile in concorso dei reati contestati poiché, pur a conoscenza dei fatti, avrebbe tollerato ed agevolato gli abusi, tentando di coprire le responsabilità dei congiunti.
La donna coinvolta è accusata di aver tollerato e agevolato gli abusi, cercando inoltre di coprire le responsabilità dei suoi parenti. Questo rende il caso ancora più sconcertante, poiché si tratta di una situazione in cui la stessa famiglia avrebbe contribuito a nascondere gli orrori subiti dalle giovani vittime.
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