La Spagna ottiene 67 milioni di fondi europei per realizzare 3.437 punti di ricarica elettrica e due stazioni di idrogeno

 Nello specifico, sette progetti imprenditoriali, con la partecipazione della Spagna e di altri Stati dell’Unione Europea, hanno ottenuto 231 milioni di euro di fondi CEF

La Spagna ha ottenuto oltre 67 milioni di euro di aiuti europei per finanziare l’installazione di 3.437 punti di ricarica elettrica e la costruzione di due idrogeneratori, nell’ambito del quarto round del bando Connecting Europe Facility (CEF) dedicato all’Alternative Fuels Infrastructure Facility (AFIF).

Spagna culla dell’elettrico?

 Nello specifico, sette progetti imprenditoriali, con la partecipazione della Spagna e di altri Stati dell’Unione Europea, hanno ottenuto 231 milioni di euro di fondi CEF per aumentare le stazioni di ricarica e rifornimento per carburanti alternativi a basse emissioni, di cui si stima che oltre 67 milioni di euro saranno investiti direttamente in Spagna. Le sette proposte selezionate dalla Commissione Europea hanno il sostegno del Ministero dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda Urbana (Mitma).

Sette progetti

Dei sette progetti selezionati con partecipazione spagnola, quattro sono destinati all’installazione di 365 stazioni di ricarica con 2.601 punti di ricarica per veicoli elettrici lungo la rete transeuropea di trasporto spagnola (TEN-T), principalmente nei tratti interurbani. I punti saranno dotati di ricarica super veloce (≥125 kW) o di ricarica ultra veloce (≥250 kW), che consentirà di ricaricare le batterie dei veicoli elettrici leggeri e pesanti in un tempo compreso tra i cinque e i 20 minuti a seconda della potenza del palo. Di seguito il dettaglio per proposta:

  • 125 stazioni di ricarica dotate di 1.002 punti di ricarica superveloce da 150 kW per veicoli elettrici lungo le tratte interurbane della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) in Spagna. L’azione rientra nel progetto Pallantia e riceverà 22,5 milioni di euro di aiuti europei.
  • 95 stazioni dotate di 352 punti di ricarica da 150 kW per veicoli elettrici e 62 punti di ricarica ultraveloce da 350 kW per autobus e camion elettrici lungo la RTE-T in Spagna, completamente alimentate da energia rinnovabile. L’iniziativa rientra nel progetto transeuropeo Accelerating on the go EV network ultra fast charge in Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Gli interventi in Spagna avranno un finanziamento europeo stimato in circa 11,5 milioni di euro.
  • 20 stazioni di ricarica dotate di 80 punti di ricarica da 150 kW per veicoli elettrici leggeri e 20 punti di ricarica da 400 kW per veicoli elettrici pesanti lungo la TEN-T. L’azione si inserisce nel progetto Heavy Wav-E, arteria mediterranea di ricarica ultraveloce per veicoli elettrici pesanti e leggeri, che beneficerà di un aiuto massimo stimato di 2,8 milioni di euro per i lavori in Spagna.
  • 125 stazioni dotate di 1.085 punti di ricarica da 250 kW per veicoli elettrici lungo la RTE-T spagnola. L’installazione fa parte del progetto Accelerate Europe’s Key Infrastructure – GENERAL, che dispone di 23,4 milioni di euro per azioni in Spagna.

Un’altra delle proposte selezionate dalla Commissione Europea per ottenere finanziamenti dai fondi CEF è il progetto Aena per la realizzazione di una rete di 444 stazioni con 836 punti di ricarica per veicoli elettrici per servizi ausiliari di terra in 37 aeroporti spagnoli. Al gestore dell’aeroporto sono stati stanziati circa 3,4 milioni di euro di fondi europei.

Gli ultimi due progetti contribuiranno alla creazione di una rete di rifornimento di idrogeno. Così, attraverso l’iniziativa European HRS Network di Air Products, sarà sovvenzionata con 2,3 milioni di euro europei, la costruzione di una stazione di idrogeno liquido da 700 bar sull’autostrada A-7 vicino a Tarragona.

L’ultimo progetto cofinanziato riguarda la costruzione di una stazione di rifornimento di idrogeno sull’autostrada A-1 vicino a Vitoria, con una capacità di una tonnellata al giorno e una tecnologia innovativa a doppia pressione (350 e 700 bar) per veicoli pesanti. L’iniziativa si chiama H2Accelerate Expansion Network Part 2 e sarà finanziata per 1,3 milioni di euro.

I progetti finanziati sono in linea con gli obiettivi della Strategia per una mobilità sostenibile, sicura e connessa 2030, promossa dal Ministero dei trasporti, della mobilità e dell’Agenda urbana, in particolare dell’Asse 4, che affronta la mobilità a basse emissioni.

Strumento “Connetti l’Europa”

In questo contesto, gli aiuti del Connecting Europe Facility (CEF) vengono assegnati su base competitiva, per cui i progetti selezionati sono quelli che hanno ottenuto i punteggi più alti. I potenziali beneficiari di questi fondi sono istituzioni o società con sede in uno qualsiasi dei paesi dell’Unione Europea, che possono essere presentate individualmente o in gruppi, nonché alcune organizzazioni internazionali legate al settore delle infrastrutture e dei trasporti.

Nell’ambito dello strumento CEF, il 16 settembre 2021 la Commissione Europea ha pubblicato il bando per l’AFIF, con l’obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).

I progetti infrastrutturali per i combustibili alternativi sovvenzionati con i fondi AFIF potranno ottenere finanziamenti complementari dall’Istituto Ufficiale di Credito (ICO), dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e da altri enti di promozione nazionali, che agiranno come Implementing Partners (IP) dell’AFIF, facilitando queste operazioni.

Il bando è continuo e prevede cinque scadenze, la quarta delle quali ha avuto luogo il 13 aprile 2023. In questa quarta scadenza, la Commissione europea ha selezionato un totale di 26 proposte di cui 331 in totale da stanziare, 8 milioni di euro, quindi gli aiuti ricevuti dai progetti spagnoli rappresentano il 20% delle sovvenzioni concesse. La quinta scadenza avrà luogo il 7 novembre.

Giulia Danieli

Copertina: Licenza Adobe Stock

 

Giulia Danieli

Svolgo attività di collaborazione giornalistica per RSI, la Radiotelevisione Svizzera Italiana, e ho partecipato alla redazione e alla produzione dei servizi documentaristici sul crollo del ponte Morandi (“43-Il ponte spezzato”) e sulla truffa dei falsi Modigliani (“Il giallo Modigliani”), entrambi andati in onda su Falò, magazine settimanale di informazione e approfondimento di RSI. Collaboro con vari quotidiani digitali sui temi sanità, salute, ambiente e diritti civili. Ho collaborato per il quotidiano Il Secolo XIX.

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