Adriano Natale è gravemente indiziato dei reati di associazione mafiosa, narcotraffico, detenzione e porto illegale di armi clandestine e numerosi altri reati
Brindisi – Nell’ambito di un’operazione di grande portata condotta dagli uomini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi e della Compagnia di San Vito dei Normanni, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, è stata effettuata con successo l’arresto del latitante Gianluca Lamendola, presunto capo del clan di stampo mafioso noto come “Lamendola-Cantanna”.
L’azione, avvenuta all’alba di oggi a Correggio (RE), ha coinvolto anche i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia in una vera e propria operazione militare che ha portato all’irruzione e al blocco del latitante presso un’abitazione nella provincia emiliana. Lamendola, 34 anni, era sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Lecce lo scorso 18 luglio, e da allora le autorità avevano condotto un’attività investigativa complessa per rintracciarlo.
Le accuse
Il latitante è ora detenuto nel carcere di Reggio Emilia e dovrà rispondere di una serie di gravi accuse, tra cui associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, tentati omicidi, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra, violenza privata, lesioni personali, estorsioni, ricettazione, danneggiamento seguito da incendio e autoriciclaggio. Tutte le accuse sono aggravate dal coinvolgimento del metodo mafioso e dalla violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Nel contesto delle stesse indagini, l’Unità F.A.S.T. (Fugitive Active Search Team) della polizia tedesca ha collaborato attivamente con le autorità italiane, coordinandosi con l’omologa Unità Italiana del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Questa collaborazione ha portato all’arresto in Germania del latitante Adriano Natale, 41enne, anch’esso sfuggito alla cattura lo scorso 18 luglio. Per Natale è stato avviato il procedimento di estradizione per il suo trasferimento in Italia.
Adriano Natale è indiziato di associazione mafiosa, narcotraffico, detenzione e porto illegale di armi clandestine, oltre a numerosi altri reati. La collaborazione internazionale si conferma, quindi, un elemento chiave nella lotta contro il crimine organizzato, consentendo alle forze dell’ordine di agire con successo al di là dei confini nazionali.