Un aggiornamento politico
Sabato scorso si è svolto il Congresso di Fratelli d’Italia. Antonio Picelli riconfermato coordinatore cittadino. Quali altri importanti novità sono emerse da questo appuntamento?
Ma è il Congresso stesso la novità, in quanto è un Congresso eletto che ha visto una notevole partecipazione di nostri tesserati e una lusinghiera partecipazione dei rappresentanti istituzionali. Questo fa sì che adesso Fratelli d’Italia abbia una voce e abbia una forza diversa da quella precedente.
Poi, in un certo senso, nel lavoro, nell’impegno, nella lealtà e nella coerenza con la maggioranza, con i nostri alleati, nulla cambia, noi vorremmo solo cercare di continuare a fare il nostro lavoro. Però a questo punto decisamente il sottoscritto che ha avuto l’onore di essere riconfermato per acclamazione e tutto il coordinamento, certamente ha una voce più rappresentativa.
Il porto di Genova ha un ruolo importante per l’economia e per il lavoro, non solo per la nostra città, ma anche a livello nazionale. Ecco che ruolo ha o aspira ad avere Fratelli d’Italia in autorità portuale?
Ma sappiamo l’importanza del porto, sappiamo i problemi legati ai trasporti, quindi alle infrastrutture che dobbiamo il più velocemente possibile superare. Il fatto è che Fratelli d’Italia ha già un ruolo in questo come in altri porti, in quanto quando andiamo a chiedere sostegni al governo lo facciamo a un governo di Fratelli d’Italia, molto spesso a esponenti di Fratelli d’Italia.
Questa situazione mi pare che sia giusto, nel rispetto della competenza e delle competenze, che avvenga anche a livello dei porti e quindi dell’Autorità di sistema portuale. Cosa voglio dire? Che se il Pd ha fatto bene a fare un sistema, ammesso che così fosse, di spoils system, per cui tutte quante le autorità portuali nazionali, tutte quante queste autorità erano di nomina del Pd, noi non vogliamo paragonarci, non vogliamo essere, come dire della stessa pasta – con tutto il rispetto del Pd – ma è anche chiaro che determinate competenze in Fratelli d’Italia ma anche in tutto il centro destra andranno portate sul territorio e messe a lavorare.
Qualche volta i rapporti tra il sindaco Bucci e Fratelli d’Italia sono stati tesi, oggi come va?
Io non ho mai considerato e credo anche i miei colleghi non abbiano mai considerato tesi i rapporti con Bucci. Adesso è chiaro che questo coordinamento, che è più rappresentativo, parla con una voce diciamo più autorevole, ma noi il rispetto non ce lo siamo meritati in questo Congresso, ce lo siamo meritati con sei anni e passa di collaborazione, di lavoro, di sostegno e di rispetto tutti i giorni.
Se posso dire una cosa, credo che fra i tantissimi pregi che ha Marco Bucci, che io considero un amico, anche personalmente, forse un po’ meno pregio sia quello di trovare difficile farsi aiutare. Parlavamo ieri di una questione, non importa quale, mi pare di aver dato una soluzione che più di una persona trovava corretta e brillante, bisognava pensarci sopra. Ecco.
Noi non siamo mai stati e io personalmente non sarò mai un nemico di Bucci, di Marco, e quindi credo che sia importante che il Sindaco non dico lo comprenda, ma proprio ce lo riconosca, in modo che possiamo lavorare e aiutarlo sempre meglio.
I meloniani perdono un consigliere i totiani ne acquistano uno. Esce Lazzari, entra Lo Grasso, non benissimo
Non conosco il signor Lo Grasso, non so nulla di lui. La consigliera Lazzari, che era passata in Fratelli d’Italia, è stata eletta in quella lista. Qui non c’è niente né da dire né da fare. Tiziana Lazzari, che ben conosco, è prima di tutto ed è giusto che sia così, un medico di grande spessore, di grande competenza con grandissimi impegni, diciamo che forse ci si domandava prima come faceva a fare il consigliere comunale.
Che sia stata, non costretta, ma che abbia fatto una scelta inevitabile che poi magari ha a che fare col benessere di più persone a lasciare il consiglio comunale c’è poco da dire. lo credo che se dobbiamo dire una cosa a questo riguardo, è che dobbiamo valorizzare le persone al nostro interno e le persone che siamo sicuri che possano rimanere.
Settimana un po’ negativa per Fratelli d’Italia che passa dal 29,2% al 28,3 perdendo lo 0,9, mentre gli alleati del centrodestra guadagnano terreno. Schlein ferma, Conte in ripresa come la Lega. Un commento su questi dati di YouTrend
Dunque, per quello che mi riguarda, sono completamente irrilevanti. Cosa voglio dire? Che c’è un ufficio a Roma del partito, anche credo dalla Presidenza del Consiglio, che si occupa dell’analisi di questi flussi che sono molto importanti. Noi abbiamo anche una persona al nostro interno, a livello regionale, che essendo diciamo un po’ professionista di quello, ci dà gratuitamente amichevolmente una mano, ma questi dati per me sono irrilevanti; quindi, lì li valuta la Presidente la Presidente del Consiglio, li valutano gli uffici competenti che giustamente oggi riconoscono l’importanza della comunicazione poi però alla fine, soprattutto declinati se non su base giornaliera anche su base settimanale, questi dati non rilevano. Rileva il lavoro, rileva quello che si fa e rileva portare dei risultati a casa per i cittadini, per tutti i livelli. E infatti mi sembra che forse a livello annuale o pluriennale questi trend allora siano rivelatori, ma poi spesso le elezioni ci sorprendono ma ci sorprendono perché noi crediamo ai dati e invece di aprire la finestra e guardare fuori com’è il cielo, consultiamo su Internet le previsioni del tempo.
Comincia con una polemica l’illustrazione del piano triennale dei lavori pubblici 2024/2028 del Comune di Genova. Sconcerta leggere di 1.750.000 € stanziati per il Sacrario in commemorazione dei caduti dalla Repubblica di Salò al Cimitero di Staglieno, per il quale il Comune di Genova ha deciso addirittura di indebitarsi
Posso dire tre cose. La prima è che Fratelli d’Italia non ha chiesto questo, cioè non c’è stata un’iniziativa, un indirizzo di Fratelli d’Italia su questo.
Secondo: mi risulta, per quanto sono le informazioni in mio possesso, che ci sia stata semplicemente un’errata intitolazione di un capitolo di spesa inerente credo un grossissimo muro di contenimento che sulla costa della collina del cimitero regge un ampio giardino che è una parte della sezione ebraica del cimitero e richiede anche una serie di altri interventi, anche di viabilità interna.
Quindi a quanto ne so io hanno scritto male il capitolo di spesa inerente muraglione, viabilità, zona del cimitero ebraico. La lapide di questi caduti della RSI è sotto questo muraglione, non so se è appoggiata o semplicemente limitrofa, e si trova lì per una coincidenza.
Terza cosa, la strumentalizzazione da parte del Pd di questa situazione io la trovo vergognosa. Non solo vergognosa ma anche ipocrita e indicativa di una notevole carenza di argomenti di merito. Bisogna dirlo con molta forza e con molta chiarezza perché in una situazione come quella che ho descritto nei due punti che ho trattato un secondo fa e che sono quello che io so anche dagli assessori, questa è una strumentalizzazione pura e semplice. Ed è una strumentalizzazione di persone che sono morte tutte quante 80 e passa anni fa, che da vive avevano commesso delle cose belle, brutte, turpi, erano dalla parte sbagliata della storia, tutto quello che volete, ma dopo tutto questo tempo non avere l’onestà intellettuale tutti quanti noi e la serenità e la fiducia nei propri argomenti di non odiare chi è morto tanti anni fa, secondo me qualifica solamente chi distribuisce quest’odio.
Ecco, dice lei che da una parte c’è una strumentalizzazione, dall’altra però si può ravvisare un po’ di superficialità perché intitolare così questo capitolo forse doveva farlo pensare che sarebbe scoppiata la polemica.
Io non so chi l’abbia intitolato, immagino che ci sia un ufficio nel Comune dove c’è un funzionario, una persona che ha commesso questo errore. Che poi questo errore alla fine non è stato corretto dopo un secondo ma mi sembra che sia stato corretto anche con un comunicato stampa piuttosto chiaro e piuttosto esplicito del Comune di Genova a cui noi non abbiamo detto niente, in parte anche perché siamo dei gran signori.
Di che cosa ancora bisogno Fratelli d’Italia genovese per consolidare quella leadership che ha già raggiunto a livello nazionale?
Prima di tutto bisogna dire che qua a Genova ci sono delle liste civiche molto importanti, meritatamente per carità, che però non ci sono a livello nazionale e che sottraggono tantissimo all’elettorato di centrodestra. Purtroppo, uno dei problemi che ha la politica trasversalmente al luogo e al colore è che non riesce ad attirare nuovi votanti ed è più facile quasi che ne perda uno piuttosto che ne guadagni uno. Questo ha l’effetto in un certo senso di costringere i membri della stessa coalizione non dico a rubarsi i voti uno con l’altro e questa è una critica che faccio a me stesso dobbiamo non fare questo ma convincere le persone che oggi non ci votano o che non vanno neanche a votare che valga la pena di farlo e di farlo per Fratelli d’Italia. Questo non vuol dire che noi siamo contro la lista civica o le liste civiche perché se le liste civiche sono brave a raccogliere i voti noi non dobbiamo aver paura di questo dobbiamo, essere semplicemente molto più bravi a raccogliere voti per noi e aumentare la platea di quelli che sostengono il centrodestra. Tornando alla domanda, noi abbiamo bisogno nello specifico di due cose: da una parte noi dobbiamo essere in grado prima di attirare e poi di mettere in condizione di lavorare sempre più competenze, sempre più persone in gamba, sempre più persone che possano dare un contributo alla città, al successo della sua industria, del suo Pil, di tutto quanto e quindi di riflesso lustro a Fratelli d’Italia. Quindi noi dobbiamo attirare, e io faccio un appello televisivo a tutte le competenze, dagli architetti agli artisti e supponiamo dagli avvocati ai capitani, ai comandanti di nave, venite in Fratelli d’Italia e aiutateci a lavorare qui a Genova. L’altra cosa però abbiamo bisogno che ci diano fiducia il Comune, la città, le autorità per potere mettere queste persone al lavoro e consentirgli di lavorare nell’interesse di tutti sempre di più e sempre meglio.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.