La formula è la più ampia: assolti perché il fatto non sussiste e non costituisce reato
Lo ha deciso il giudice monocratico di Cagliari, Gianluigi Dettori nel processo che vedeva imputati i vertici aziendali della Rwm – Rheimetall e alcuni funzionari dei Comuni di Iglesias e Domusnovas.
Il progetto d’ampliamento frazionato
La vicenda è quella dell’ampliamento dello stabilimento sardo, dove si producono armi ed esplosivi della multinazionale tedesca. Fivedabliu si era occupata sin dall’inizio di questa storia .
L’accusa, portata avanti dalla pm Rossella Spano, era quella di aver “spezzettato” l’ampliamento dell’impianto, in più progetti in modo da non dover sottoporre il tutto a una Valutazione d’impatto ambientale. Per queste accuse (falso e violazioni alle norme urbanistiche e ambientali) la Pm aveva chiesto condanne che andavano da 7 mesi a un anno e 10 mesi di reclusione.
Le assoluzioni
Invece il giudice monocratico Gianluigi Dettori ha deciso di assolvere l’ad della Rwm, Fabio Sgarzi, il suo vice Leonardo Demarchi, i tre progettisti dell’azienda, Palmiro Palmas, Ignazio Pibia e Mauro Pompei, e i i funzionari comunali che avevano rilasciato le autorizzazioni: Lamberto Tomasi, responsabile dello Sportello Unico per le Attività produttive e per l’edilizia (Suape) di Iglesias e Domusnovas, e i tecnici Elsa Ghiani, Anna Rita Perseu e Giuseppe Matzei.
La contraddizione
Le sentenze si rispettano, però non si può non registrare la contraddizione di un pronunciamento che vira in direzione opposta a quanto stabilito dal Consiglio di Stato, che per ben due volte aveva dichiarato illegittimo l’ampliamento da 45 milioni di euro operato dalla Rwm.
Toccherà aspettare le motivazioni della sentenza per capire quali elementi hanno portato il giudice Dettori a questa conclusione.
Delusione fra le associazioni: chi paga per lo scempio ambientale?
Delusione fra le associazioni che, con le loro denunce, avevano dato avvio al processo e che si erano costituite parte civile ( Italia Nostra Sardegna, Movimento Nonviolento, Confederazione Sindacale Sarda, Unione Sindacale di Base, COBAS Cagliari, Centro di Sperimentazione Autosviluppo, Assotziu Consumadoris Sardigna, Sardegna Pulita, Cagliari social Forum, Comitato Riconversione RWM). Lo scempio ambientale c’è stato – dicono – gli abusi edilizi nei pressi dell’area protetta del Linas-Marganai-Oridda, in pieno Parco Geominerario, sono sotto gli occhi di tutti; una collina è stata spianata e al suo posto ora sorge un campo prove per esplosivi militari; e grandi capannoni industriali sono stati costruiti a ridosso di un torrente, in un’area a forte rischio idrogeologico. Di chi è la colpa, si chiedono.
“Vogliamo continuare a sperare che, al di là della sentenza … i responsabili vengano identificati – scrivono i promotori del Comitato Riconversione Rwm – per il bene della Sardegna e dei suoi cittadini onesti e pacifici, che non meritano né altre fabbriche di bombe, né ulteriori devastazioni ambientali”