La notizia, riferita da Al Jazeera, che ha citato una fonte yemenita, è stata rilanciata anche dai siti israeliani
Gli Houthi, il movimento-milizia sciita dello Yemen sostenuto dall’Iran, hanno attaccato una nave della compagnia MSC nel Mar Rosso, intensificando le tensioni nella regione. L’attacco è stato riportato da Al Jazeera e successivamente confermato da fonti israeliane.
Un portavoce delle forze armate degli Houthi ha dichiarato che la nave commerciale Msc United è stata “bersagliata con missili navali dopo aver ignorato tre chiamate di avvertimento”. Inoltre, attacchi con droni sono stati condotti contro la città israeliana di Eilat e altre aree occupate della Palestina.
La compagnia di navigazione MSC ha confermato l’attacco, specificando che la nave coinvolta è la portacontainer United VIII. Fortunatamente, tutto l’equipaggio è al sicuro, e non sono stati segnalati feriti. Al momento, è in corso una valutazione approfondita delle condizioni della nave.
Abbattuto un drone yemenita
Dal canto suo, Tel Aviv ha reso noto che un aereo da caccia dell’aeronautica israeliana ha abbattuto un “bersaglio aereo ostile” sul mar Rosso. Il bersaglio era un drone lanciato dallo Yemen, dicono i militari. In una breve dichiarazione, l’IDF ha spiegato che l’obiettivo si stava dirigendo verso Israele. Sono stati pubblicati i filmati che mostrano l’intercettazione.
Il ministero della Sanità di Hamas ha fatto sapere che sono 20.915 i morti e 54.536 feriti dall’inizio dei bombardamenti israeliani, principalmente donne e bambini. Questo è il bilancio a 81 giorni dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas innescata da un attacco sanguinoso e senza precedenti perpetrato dal movimento islamista palestinese il 7 ottobre sul suolo israeliano dalla Striscia di Gaza.
Nuova coalizione internazionale
Gli Stati Uniti hanno annunciato il lancio di una coalizione di 10 paesi, denominata “Prosperity Guardian”, con l’obiettivo di fermare gli attacchi degli Houthi contro le navi commerciali nel Mar Rosso. La decisione è stata annunciata dal capo del Pentagono, Lloyd Austin, definendo la situazione come “una sfida internazionale che richiede un’azione collettiva”.
La coalizione comprende Stati Uniti, Regno Unito, Spagna, Bahrain, Canada, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e l’Italia. Questa mossa è una risposta diretta agli attacchi degli Houthi, che hanno preso di mira imbarcazioni nella regione durante l’escalation delle tensioni tra Hamas e Israele.
Impatto sulle rotte commerciali e preoccupazioni globali
La gravità degli attacchi degli Houthi ha già influenzato le rotte commerciali, con diverse compagnie di navigazione che hanno ordinato alle proprie navi di evitare lo stretto di Bab el-Mandab finché la situazione della sicurezza non sarà risolta. Questo ha suscitato preoccupazioni, in particolare per le rotte del trasporto degli idrocarburi.
La compagnia britannica BP ha annunciato la sospensione temporanea di tutti i transiti attraverso il Mar Rosso, comprese le spedizioni di petrolio, gas naturale liquido (GNL) e altre forniture energetiche. La decisione è stata descritta come una “pausa precauzionale”, con l’azienda che sottolinea la priorità della sicurezza degli equipaggi.
La situazione ha già avuto un impatto sui mercati energetici globali, con un aumento dei prezzi del petrolio e del gas naturale in Europa. Questo solleva preoccupazioni sul rischio di una crisi globale, poiché il Mar Rosso è una via cruciale per le rotte del commercio internazionale, trasportando circa il 10% del commercio mondiale sulla rotta Asia-Europa.
Obiettivi degli Houthi e la loro imprevedibilità
Gli Houthi sembrano perseguire una strategia di guerra economica, attaccando le rotte commerciali nel Mar Rosso come prosecuzione delle loro azioni contro bersagli economici in Arabia Saudita e territori governativi. La loro assertività potrebbe derivare anche dal rapporto autonomo con l’Iran, che ha reso gli Houthi un attore imprevedibile nella regione.
La coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti mira a contrastare gli attacchi degli Houthi e proteggere la navigazione internazionale. Tuttavia, la dichiarazione degli Houthi indica la loro determinazione a continuare le “loro legittime operazioni a sostegno di Gaza”, sfidando la nuova task force internazionale.
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