I dati del Viminale mostrano una ripresa delle interdittive per le imprese che hanno rapporti con la pubblica amministrazione
Sono state 2.007 le imprese che si erano aggiudicate appalti con la pubblica amministrazione nel 2023, bloccate dai provvedimenti prefettizi. L’anno precedente erano state “solo” 1495, registrando un incremento del 34,2%. Sono dati del Ministero dell’Interno, che il Sole 24 ore ha anticipato.
All’interno del dato generico, però, occorre fare una distinzione: sono aumentate del 32,5% le comunicazioni interdittive antimafia e del 36,3% le informazioni interdittive.
L’informativa interdittiva antimafia è una misura amministrativa, preventiva e cautelare, che viene emessa discrezionalmente dal Prefetto, qualora ritenga che esistano elementi di presenza o infiltrazione mafiosa, non tali, però da generare una comunicazione interdittiva.
La Regione con il maggior numero di provvedimenti prefettizi è la Campania con 490 interdittive (279 comunicazioni e 211 informazioni), con un incremento quasi del 50% rispetto all’anno precedente. Segue, in seconda posizione la Sicilia, con 390 interdittive (187 comunicazioni e 203 informazioni). A lunga distanza si posizione la Calabria, con 265 provvedimenti, dove le informazioni discrezionali (come in Sicilia) superano le comunicazioni: rispettivamente 163 contro 102.
Quasi a pari merito si pone l’Emilia Romagna con 215 misure, divise in 115 comunicazioni e 100 informazioni.
Dati i numeri, resta poi da interpretarli e capire se una cifra alta di provvedimenti testimoniano una maggiore presenza dell’economia mafiosa o una maggiore attenzione da parte dei Prefetti al problema. E viceversa.