All’Italia è stato chiesto di fornire il Force Commander dell’operazione ASPIDES
Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha definito gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso, “vere e proprie azioni militari” che mettono a rischio la stabilità economica della regione.
In risposta a questa situazione critica, il Ministro ha sottolineato l’importanza di affrontare la situazione nel Mar Rosso con una risposta decisa e ha evidenziato la necessità di maggiori risorse per affrontare efficacemente questa minaccia costante ai traffici internazionali.
Crosetto ha inoltre contestualizzato la crisi nel Mar Rosso come una conseguenza diretta del conflitto in corso nella Striscia di Gaza, evidenziando il legame tra le tensioni regionali e i conflitti più ampi che coinvolgono diversi attori internazionali.
Il Ministro ha inoltre messo in guardia sul potenziale bellico di Russia, Iran e Corea del Nord, sottolineando che questi paesi possiedono capacità di produzione di armi e sistemi d’arma superiori a quelle dei Paesi occidentali.
Ha sottolineato che gli Houthi, sostenuti dall’Iran, rappresentano un serio pericolo con capacità proprie di produzione di armi e una resistenza prolungata agli attacchi delle potenze regionali come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.
All’Italia è stato chiesto di fornire il Force Commander dell’operazione ASPIDES
Crosetto ha dichiarato che”la regione del Mar Rosso, a seguito della minaccia e degli attacchi Houthi, ha reso centrale quest’area nel panorama geostrategico e geopolitico per l’Unione Europea. La decisione della UE di avviare una nuova missione nel Mar Rosso per proteggere le rotte commerciali ne è la conferma.
Si tratta di un ulteriore riconoscimento del lavoro svolto dal Governo, dalla Difesa e dalla Marina Militare” – ha continuato il Ministro Crosetto sottolineando che – “Il nostro impegno in queste missioni sottolinea la determinazione dell’Italia a contribuire attivamente alla pace e alla sicurezza internazionale. Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono, ma siamo anche fiduciosi nella nostra capacita’ di affrontarle con successo, grazie alla professionalità e all’eccellenza delle nostre Forze Armate oltre che alla solida collaborazione con i nostri alleati e partner internazionali”.
L’ammiraglio Saladino eserciterà le funzioni di Force Commander da bordo della Fregata Federico Martinengo fino a giugno. Scopo dell’operazione Atalanta è prevenire e reprimere gli atti di pirateria nell’area di operazioni, che comprende il Mar Rosso, il Golfo di Aden e il Bacino somalo, garantendo anche la protezione delle unità mercantili del World Food Programme (WFP), addette al trasporto di aiuti umanitari diretti in Somalia e Yemen.
La nave Martinengo, al comando del capitano di Fregata Piergiorgio Ferroni, prima di arrivare a Gibuti, è stata impegnata in Mar Rosso nell’assicurare la vigilanza marittima e nella protezione delle unità mercantili in transito per garantire la sicurezza delle rotte commerciali.
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.