Numerose le case editrici e gli autori danneggiati, da Gianni Rodari a Fabio Volo
Roma – Producevano, vendevano e distribuivano materiale editoriale editoriale contraffatto. Così un’organizzazione con base in Calabria, ma operante su tutto il territorio nazionale, è finita nel mirino dei Finanzieri del Comando Provinciale di Roma che ha emesso stamattina un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali. Un provvedimento che nasce da un’indagine delle Fiamme Gialle della Compagnia di Pomezia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, con l’ausilio del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza – Gruppo Radiodiffusione Editoria e della Sezione di Polizia giudiziaria della Guardia di Finanza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, che ha permesso di fare luce sull’operatività di 4 imprese artefici dell’illecita duplicazione di circa 500.000 libri, con profitti per oltre 1.500.000 di euro.
Numerosi gli autori e le case editrici danneggiate dalla diffusione di pubblicazioni tutelate da copyright: dalle opere di Gianni Rodari (edite da Edizioni EL S.r.l.) e di Fabio Volo (edite da Arnoldo Mondadori S.p.a.) al primo volume de “L’Amica Geniale” di Elena Ferrante (edito da E/0 Edizioni S.r.l.) e al libro “Me contro Te” (edito da Me contro Te S.r.l.), oltre ai quaderni “Bimby” e ad albi per bambini non conformi agli standard previsti dalla normativa comunitaria e nazionale a tutela della sicurezza.
Gli indagati dovranno rispondere delle ipotesi di reato di illecita produzione di opere in violazione del diritto d’autore, contraffazione e usurpazione del marchio, mentre alle società coinvolte verranno applicate le misure accessorie dell’interdizione dall’esercizio dell’attività e della sospensione delle autorizzazioni, licenze e concessioni.
Le indagini – che avevano già portato al sequestro di circa 380.000 articoli editoriali – hanno permesso al Gip del Tribunale di Velletri di disporre 1 misura di custodia in carcere e 2 agli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per circa 1.575.000 di euro, eseguiti con il supporto del Nucleo Speciale Beni e Servizi e del Gruppo di Crotone della Guardia di Finanza nelle province di Crotone, Roma, Milano e Napoli.
Nel corso dell’operazione, sono stati sequestrati anche 6 siti Internet, 7 pagine Facebook, un profilo Instagram e 7 caselle di posta elettronica in uso all’organizzazione.
Il provvedimento è stato emesso allo stato delle attuali acquisizioni probatorie nell’ambito della fase delle indagini preliminari, e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.
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