La consigliera uscente del Pd è in corsa per il Consiglio comunale con la lista unitaria dei dem, di Articolo 1 e del Psi, a sostegno di Ariel dello Strologo
Genova – “Noi siamo e siamo stati sui territori, non dobbiamo andare in giro a farci conoscere”.
Parte così Cristina Lodi, candidata per il Consiglio comunale con il campo progressista, con un attacco diretto all’amministrazione Bucci che accusa di “aver abbandonato i municipi”. E il riferimento non va solo al nuovo Regolamento sul decentramento approvato agli inizi del 2021 ma anche a un certo “disinteresse politico e amministrativo”, denuncia Lodi aggiungendo che “gli amministratori hanno appreso tutta una serie di problemi legati ai cantieri aperti sui territori attraverso le commissioni consiliari”.
Ma non solo. L’ex capogruppo Pd, silurata e sostituita da Terrile dopo l’astensione DEM sull’anagrafe anticomunista, parla di “cinque anni in cui l’amministrazione non sapeva che cosa stava succedendo. Non lo sapeva perché non voleva saperlo? Sì, io credo di sì, ma soprattutto perché c’era un disinteresse totale”.
Poi sul suo impegno futuro sottolinea che si deve “tornare sui territori con i servizi sociali” e fa l’esempio di una persona che ha lo sfratto esecutivo: “ecco oggi non sa a chi rivolgersi. Non perchè non ci siano gli assistenti sociali ma perchè vanno riorganizzati, vanno ampliati, vanno sostenuti attraverso i municipi”. E conclude con un’altra stoccata: “Oggi come funziona un Comune lo si capisce da come organizza i servizi alla persona e la Polizia municipale. Non devo aggiungere altro”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.