Presidente del CoNNGI, il Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, “Simo” corre con il campo progressista nella lista unitaria di Pd, Articolo 1 e Psi
Genova – Partito dall’esperienza civica di Fratelli e Fratellastri nel 2012, oggi Simohamed Kaabour, che tutti chiamano Simo, si candida per il Consiglio comunale con la lista unitaria di Pd, Articolo 1 e Psi perchè “è arrivato il momento di prendere un vero spazio di rappresentanza e rappresentatività per i nuovi cittadini” spiega aggiungendo che “per nuovi cittadini non intendo solo quelli con background migratorio ma anche chi andrà a votare quest’anno per la prima volta”.
E poi sottolinea che Genova “non ha ancora concesso la possibilità a una persona di origine straniera di avere un ruolo all’interno del Consiglio comunale” dove poter “connettere le tante anime che tengono viva questa città e creano innovazione sociale e culturale”.
Quindi sul mito della Genova portuale e multietnica precisa che “lo è certamente a livello di società civile ma non a livello politico” dove “la rappresentanza non coincide con quella che è la realtà sociale e culturale della nostra città”. E conclude pensando a un rilancio della politica “che possa mettere in rilievo anche quella parte di cittadinanza che finora è rimasta esclusa”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.