Un volo di 77 metri dalla Lanterna, simbolo di Genova
Genova – Fa parte del brivido, per i base jumper, anche salire senza permesso sul tetto di un palazzo, ritenuto abbastanza alto, per poi lanciarsi nel vuoto. Il resto lo fa l’adrenalina che si produce nei pochi secondi di volo libero.
È successo stamattina a Genova, che entra a far parte della classifica dei luoghi scelti da questi paracadutisti esperti, quando, tra lo stupore dei presenti, i base jumper si sono lanciati dal punto più alto raggiungibile del simbolo di Genova, sfidando la sorte e anche le forze dell’ordine. Ma questa non è un’attività per scavezzacollo contemporanei.
Il base jumping è una disciplina sportiva estrema che nasce nei Primi del ‘900 quando Frederick Law si lanciò dalla statua della Libertà lasciando tutti a bocca aperta.
La parola “base” è l’acronimo che indica i possibili luoghi di lancio: Buildings (palazzi), Antennas (grandi antenne e torri), Span (ponti), Earth (scogliere o altre alture naturali.
La pericolosità di questa disciplina sportiva sta nel fatto che la quota di lancio è così ridotta da non permettere l’apertura di un secondo paracadute in caso di il primo avesse dei problemi. Non più tardi di una decina di giorni fa è morti in Friuli un famoso ed esperto base jumper australiano, Matt Glen Munting, di 35 anni, che aveva al suo attivo 400 lanci estremi e 3500 lanci con il paracadute.
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