I numeri parlano da soli: si è passati dai 239 arrivi del 2017 ai 441 del 2021 e nei primi 7 mesi di quest’anno sono già 341
Genova – Emergenza minori stranieri non accompagnati, oggi il primo tavolo di confronto con la questura e la prefettura in sala Giunta Nuova, a Palazzo Tursi.
Con gli assessori alle Politiche sociali Lorenza Rosso e alla Sicurezza Sergio Gambino, ai lavori di oggi hanno partecipato anche il comandante della Polizia Locale Gianluca Giurato, i rappresentanti del Tribunale di Genova sezione Famiglia, di Regione Liguria per le Politiche sociali, i Garanti dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di Regione e Comune, il Comandante provinciale dei Carabinieri Gianluca Feroce, e poi Alisa, Anci e i rappresentanti delle cooperative del Terzo settore.
All’ordine del giorno della prima riunione, l’analisi della fotografia attuale sui flussi di minori stranieri non accompagnati all’interno del territorio comunale di Genova. Secondo i dati presentati dalla direzione delle Politiche sociali del Comune di Genova, i minori non accompagnati sono passati dai 239 del 2017 ai 441 del 2021 e nei primi 7 mesi di quest’anno sono 341, dati aggiornati a oggi. Sono state analizzate le evoluzioni, riscontrate in questi anni, dei flussi migratori dei minori non accompagnati e le problematiche collegate. Risulta che, fino al 2020, i minori non presentavano sostanziali criticità nella presa a carico socio-educativa e, grazie ai percorsi avviati dal Comune, arrivavano alla completa autonomia alla maggiore età. Dopo la fase più critica della pandemia sono emerse complessità maggiori che rendono più complessa la costruzione di un progetto individuale basato sulla sola componente socioeducativa e con la necessità, per circa il 10-20% di minori stranieri non accompagnati, di una presa a carico anche di tipo sanitario e con una casistica di comportamenti negativi di impatto sociale.
“Tutti i soggetti coinvolti al tavolo – ha detto l’assessore Rosso – hanno presentato spunti importanti, ognuno dal proprio osservatorio. È stata una riunione molto proficua sia dal punto di vista dell’approfondimento di una situazione che ha assunto i connotati dell’emergenza, sia dal punto di vista delle proposte operative, mettendo a sistema ognuno le proprie competenze con la consapevolezza che il fenomeno dei flussi è profondamente cambiato negli anni e nei numeri e pertanto si debbano trovare nuove soluzioni. Oggi abbiamo 183 posti Sai e 173 minori in accoglienza temporanea: va ripensato il sistema di accoglienza perché vogliamo traghettare il fenomeno fuori dall’emergenza e per farlo il Comune non può essere lasciato solo”.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta