Ma Lega, FI e M5S non votano. Premier pronto a lasciare domani
Roma – Il Senato ha confermato la fiducia posta dal governo di Mario Draghi. I favorevoli sono stati 95 e i contrari 38. E adesso? Questa maggioranza risicata e ormai frammentata non garantisce al premier una governabilità certa.
Sul tema Pnrr è intervenuta Giorgia Meloni che ha dichiarato: “Il racconto della democrazia come se fossero le cavallette nelle 7 piaghe d’Egitto non regge, il racconto secondo cui se noi votiamo si blocca il Pnrr non regge. La Francia ce l’ha un Pnrr? Perfetto negli ultimi 4 mesi hanno votato due volte. La Germania ce l’ha un Pnrr? Hanno votato anche loro. In tutto il resto del mondo si vota quando c’è una situazione instabile, perchè chi conosce la legge sa che nelle democrazie il Governo rimane in carica fin quando non si forma un nuovo Governo”.
Salvini è pronto a entrare in campagna elettorale da domani, mentre il Pd ha nelle sue priorità il problema delle alleanze. Il confronto elettorale delle politiche partirà con l’incognita della coalizione, visto che lo strappo di Giuseppe Conte ha allontanato M5S e dem in modo quasi violento e forse irreparabile.
Ma l’aspetto forse più preoccupante è che si voterà con il vecchio “Rosatellum” perchè è sfumata la possibilità di studiare una legge nuova.
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