DIA e Guardia di Finanza effettuano il sequestro preventivo di 27 imprese in Lombardia, Abruzzo, Lazio, Calabria
Reggio Calabria – L’operazione costituisce l’esito di una complessa indagine condotta dalla D.I.A. e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria che ha consentito di scoprire connivenze economiche sussistenti tra alcuni imprenditori e cosche di ‘ndrangheta della città di Reggio Calabria.
Coinvolto il settore edile e quello della grande distribuzione
In particolare, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, sarebbero state acquisite prove dell’esistenza di un’associazione a delinquere nel cui ambito imprenditori attivi nel settore edile e della grande distribuzione alimentare – alcuni dei quali già coinvolti in indagini penali o destinatari di misure di prevenzione – avrebbero stretto una accordi con famiglie di ndrangheta, agevolando l’infiltrazione dell’organizzazione con l’affidamento di numerosi servizi e forniture a imprenditori collusi.
Parte dei profitti così accumulati sarebbero stati successivamente trasferiti e alle cosche di ndrangheta attraverso operazioni commerciali fittizie per riciclare il denaro illecito.
Parallelamente, le cosche avrebbero agevolato l’espansione delle iniziative imprenditoriali sul territorio delle aziende colluse, a discapito dei concorrenti, tutelandone gli interessi anche con l’esercizio della forza intimidatoria.
Le indagini, durate 2 anni, hanno avuto ad oggetto reati commessi dal 2011 al 2021 e sono state integrate e riscontrate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Nella zona di Pescara, il denaro proveniente da attività illecite sarebbe stato impiegato per l’avviamento e la gestione di due supermercati, grazie a imprenditori vicini alla cosca De Stefano che però, secondo gli investigatori, non sarebbe l’unico gruppo criminale interessato a quel territorio
12 in manette
L’ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia,diretta da Giovanni Bombardieri ha portato all’arresto di 12 persone, di cui 4 ai domiciliari, indagati a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno, associazione per delinquere, impiego di denaro di provenienza illecita, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, tutti comunque aggravati dalle modalità mafiose.
Contestualmente – in Lombardia, Abruzzo, Lazio e Calabria – D.I.A e Finanzieri stanno dando esecuzione al sequestro preventivo, di 27 imprese, di cui 1 con sede legale in Slovenia ed 1 con sede legale in Romania, nr. 31 unità immobiliari, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 32 milioni di Euro.
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