Una delle prime realtà portuali italiane a rispondere alle richieste del PNRR sulla progressiva elettrificazione delle banchine e ottimizzazione dei consumi
Savona – È stata ufficialmente avviata la fase di test sul sistema di accumulo da 9 MW di potenza (8 MWh di energia scaricabile) progettato e realizzato da Falck Renewables all’interno della stazione elettrica che alimenta il porto di Vado Ligure per conto di S.V. Port Service.
Così l’Ad, Stefano Bovio: ” Siamo orgogliosi di questo progetto che apre diverse opportunità per la partecipazione dei porti alla transizione energetica e ci auguriamo che altre realtà portuali scelgano di intraprendere questo percorso. La stessa stazione elettrica potrà essere utilizzata anche per collegare alla rete eventuali impianti a fonti rinnovabili che sorgeranno in futuro nelle aree limitrofe”.
In questo momento storico, in cui i prezzi dell’energia sono in drammatica ascesa, poter disporre di un impianto di accumulo significa, per il Porto di Vado, poter dare concretezza a concetti come sostenibilità – ambientale e economica – e transizione energetica, diventando così una delle prime realtà portuali italiane a rispondere alle richieste del PNRR sulla progressiva elettrificazione delle banchine e ottimizzazione dei consumi.
L’impianto di storage realizzato nel comprensorio del Porto di Vado Ligure, è stato progettato per rispondere ai parametri tecnologici richiesti da Terna ed è stato allacciato a una stazione elettrica esistente, gestita da S.V. Port Service, diventando così un esempio virtuoso di ottimizzazione dell’infrastruttura esistente.
Lo sviluppo di questo progetto ha richiesto la partecipazione e l’interazione di diverse professionalità presenti all’interno del gruppo Falck Renewables, a partire dalla progettazione e realizzazione dell’impianto. Il passo successivo sarà la partecipazione di 7,5 MW di potenza storage ai servizi di dispacciamento previsti da Terna per l’approvvigionamento del servizio di regolazione ultra-rapida di frequenza (Fast Reserve). SAET, azienda Gruppo leader nella realizzazione di impianti di storage, si è occupata della fornitura chiavi in mano dell’impianto con puntualità e competenza. Sull’impianto è stato previsto anche un innovativo Energy Management System che permetterà una migliore gestione dei carichi elettrici in consumo.
“L’elettrificazione dei consumi e il sempre più massiccio utilizzo di energie rinnovabili rendono oggi la tecnologia dell’accumulo fondamentale e imprescindibile” sottolinea Marco Cittadini, Global Head di Falck Renewables – Next Solutions “soprattutto per realtà come i porti che devono rispondere alla necessità di rendere in consumi sempre più sostenibili. In questo progetto Falck Renewables ha messo in campo molte delle sue competenze, realizzando un impianto di storage tra i più innovativi, soprattutto per quanto riguarda i servizi di rete erogati”.
“Con la messa in opera dell’impianto di storage, l’Autorità di Sistema Portuale si conferma uno scalo all’avanguardia nel processo di transizione energetica e ottimizzazione dei consumi. Nel 2020 l’AdSP è stata la prima Autorità di Sistema a redigere il Documento Energetico Ambientale sottolineando l’impegno da parte dei porti di Genova, Savona e Vado Ligure nel raggiungimento dell’obiettivo di un porto a “impatto zero”. Un ulteriore passo in questa direzione è stata la presentazione al MiTE di 20 progetti “Green Ports PNRR” per la produzione e l’utilizzo di energie rinnovabili che sono stati finanziati dal Ministero per circa 35 milioni di euro; entro dicembre contiamo di aver approvato tutti i progetti di fattibilità tecnica economica cosicché nei primi mesi del 2023 si possa procedere alle gare di appalto e alla conseguente apertura dei cantieri. Poter contare su un sistema di accumulo, nel contesto attuale di incertezza energetica, ha un’importanza strategica per tutta l’area portuale anche in vista dei prossimi interventi di elettrificazione delle banchine nel porto passeggeri, per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro, già appaltati e di prossima realizzazione”. Conclude Paolo Piacenza, Segretario Generale dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.
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