Il gruppo progressista genovese: “Ci mancavano le storielle antisemite. Torniamo seri, l’assessora Rosso se ne vada”
Genova – Oggi è la ventitreesima edizione della giornata Europea della Cultura Ebraica, la manifestazione che apre alla cittadinanza le porte di Sinagoghe, musei e altri siti ebraici, quest’anno in centodue località distribuite in sedici regioni, da nord a sud alle isole. L’iniziativa, coordinata e promossa nel nostro Paese dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e alla quale aderiscono ventisei Paesi europei, ha come tema il “Rinnovamento”. Un invito a pensare nuovi modelli di convivenza e di sviluppo, di fronte alle grandi e difficili sfide del nostro tempo.
E anche la sinagoga di Genova ha accolto la cittadinanza e i rappresentanti delle istituzioni. Per il comune di Genova, era presente l’assessore ai Servizi sociali Lorenza Rosso, che ha raccontato una storiella, forse nella speranza di risultare spiritosa. “Una volta un mio amico ebreo mi ha raccontato questa storia. Sai perchè gli ebrei hanno un naso grande? Perchè l’aria è gratis. Ecco, direi che questo accumuna ancora di più questa città a questa comunita'”.
La storiella, che a detta dell’assessore le sarebbe stata raccontata da una amico ebreo, e che ha fatto calare il gelo nella sinagoga da parte di autorità civili, militari e religiose, ha poi fatto il paio con l’accenno alla nota tirchieria dei genovesi.
Immediata la protesta di Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Genova Civica e Lista Rosso Verde che in una nota hanno stigmatizzato le parole dell’assessore Rosso: “Non è accettabile che una rappresentante del governo della città usi toni irrisori (anche se ha premesso di aver ascoltato le parole poi riferite da un “amico ebreo”, quasi a volersi coprire le spalle dalle accuse di antisemitismo) nei confronti di una comunità civile e religiosa, utilizzando stereotipi che fanno ripensare alla più bieca propaganda antisemita.
Insomma una figuraccia istituzionale che la presidente della Comunità ebraica di Genova, Raffaella Petraroli ha commentato: “Sono stupita non era questo il modo di intervenire, uscita infelice e inadeguata.”
E domani la presidente scriverà domani al sindaco Marco Bucci, ma il contenuto non verrà reso pubblico.
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