“Metà degli italiani non vuole questa guerra, dobbiamo riprendere in mano la nostra sovranità”
Genova – Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista non ha usato mezzi termini. Sarà un inverno di crisi che costringerà molti italiani a mettersi in coda alla Caritas per poter mangiare. Cosa già successa proprio quest’anno, in primavera a Milano, e quindi non tanto distante dalla realtà.
Gli italiani non potranno pagare le bollette
Silvia Stefani, giornalista e capolista alla Camera per Italia Sovrana e Popolare, ribadisce il concetto con una sintesi che non lascia spazio a dubbi: “Secondo i dati che sono usciti anche recentemente pare che 2.600.000 di italiani andranno a prendere i pacchi della Caritas e questo a causa delle sanzioni che sono state fatte alla Russia. Abbiamo il prezzo del gas alle stelle, le bollette verranno decuplicate e quindi anche le piccole e le medie imprese non ce la faranno ad andare avanti.
Molti falliranno ci saranno licenziamenti anche il privato cittadino non riuscirà a pagare le bollette quindi o rimarrà altre dal gelo o non arriverà alla fine del mese o tutte e due le cose”.
Sovrani in casa nostra
Una visone catastrofica ma non improbabile visto che stanno già arrivando bollette con cifre astronomiche che aziende e privati faranno fatica a pagare. Per Silvia Stefani la soluzione a questa crisi economica ed energetica è riprendere i rapporti diplomatici con la Russia, tornare ad acquistare il gas a prezzi convenienti e “soprattutto essere sovrani a casa nostra senza essere assoggettati alla NATO e all’Unione europea”.
La guerra è iniziata in Dombass
Quindi il primo passaggio necessario per scongiurare una crisi economica epocale è recuperare le relazioni con Putin, senza scordare però che “la guerra non comincia adesso ma nel 2014 nei territori del Donbass con la complicità della NATO fiancheggiata dal battaglione nazista”.
Lavoro, scuola, sanità
Altri temi non meno importanti sono il lavoro, l’occupazione la scuola e la sanità: ” Il lavoro è sicuramente un diritto costituzionale e noi siamo per la piena occupazione, siamo anche per il reddito di cittadinanza che deve, però, essere rimodulato, nel senso che bisogna offrire ai percettori l’occasione di lavoro.
Per quanto riguarda la sanità – aggiunge la Stefani – noi vogliamo una sanità pubblica e sottolineo pubblica e di prossimità siamo contro il Green pass che è stato, non una misura sanitaria, ma un grimaldello per licenziare i lavoratori . Ma siamo anche contro l’obbligo vaccinale. Non vogliamo la scuola azienda ma una scuola che prepari culturalmente i ragazzi e li prepari anche al mondo del lavoro ma non vogliamo con l’alternanza scuola lavoro che ha provocato vittime perchè gli studenti non hanno operato in condizioni di sicurezza. Ma un punto su cui non transigiamo è che il lavoro deve essere pagato, perchè non si lavora gratis per nessun motivo al mondo”.
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