Corecom: fondi quasi finiti niente messaggi elettorali gratuiti
Genova – Che la pubblicità elettorale fosse appannaggio di chi ha molte risorse da investire lo sapevamo da tempo. Ma almeno i partiti meno ricchi avevano la possibilità di usufruire del MAG, i messaggi autogestiti gratuiti.
Ma a quanto pare, in base a una nota ricevuta dall’Alleanza Verdi Sinistra non è propio così. Infatti nella giornata di ieri, la coalizione formata da Europa Verde e Sinistra italiana ha presentato “un esposto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Genova chiedendo che venga effettuata un’indagine in relazione alla palese violazione della par condicio sulla informazione televisiva avvenuta nella regione Liguria e possano essere valutate eventuali ipotesi di reato”.
Come sono andate le cose
“Nel corso della campagna elettorale nessuna comunicazione è pervenuta alla nostra lista Alleanza VerdiSinistra ai fini della messa in onda nelle emittenti radiotelevisive locali dei MAG (messaggi politici autogestiti gratuiti) previsti dalla legge n. 28 del 2000, la cui modalità e tempistica è stata indicata dalla delibera della AGCOM del 3 agosto 2022.
Questi messaggi consentono a tutte le forze politiche di presentare gratuitamente in televisione agli elettori il loro simbolo, le candidate e i candidati delle liste e i programmi elettorali.
Perciò il 15 settembre, nella nostra qualità di responsabili regionali, abbiamo inviato una missiva al Corecom della Liguria, in cui chiedevamo notizia sull’attivazione dei MAG”.
La risposta del Corecom
“Il giorno successivo è giunta la risposta del Corecom in cui si afferma che non era prevista la loro messa in onda poiché i fondi versati dal MISE alla Regione Liguria erano quasi esauriti, in quanto impiegati per le elezioni amministrative del 2022 e per la campagna referendaria. La motivazione addotta dal Corecom è priva di ogni fondamento giuridico e non è accettabile”.
in sostanza, quello che viene evidenziato nella nota firmata da Carla Nattero, coordinatrice regionale ligure di Sinistra Italiana, e Simona Simonetti, coportavoce dei Verdi Liguria, è che l’informazione politica ai cittadini, sancita dalla legge, deve essere garantita in ogni caso a tutte le liste, anche a quelle che non hanno le risorse economiche per effettuare l’informazione televisiva a pagamento, perché diventa l’unico possibile canale informativo.
Qualora non fossero state sufficienti le risorse fornite dal MISE era necessario che la Regione Liguria, quindi la giunta presieduta da Giovanni Toti, provvedesse a stanziare le somme indispensabili all’esercizio corretto dell’informazione ed alla tutela del diritto al voto libero e pieno secondo il dettato costituzionale.
D’altra parte, la mancata attivazione dei MAG, crea una grave disparità di trattamento e una violazione del diritto al voto, anche rispetto alle altre regioni d’Italia, ove, a differenza della Liguria, hanno anticipato i fondi che dovrebbe stanziare il MISE ed hanno attivato i MAG.
Siamo quindi di fronte ad una doppia violazione della par condicio, sia quella tra le diverse liste della regione Liguria, sia quella dell’informazione del cittadino della nostra regione, rispetto all’elettorato attivo di altre regioni e regione e ciò, può comportare una grave lesione per il risultato elettorale.
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