Processo Morandi, i sindacati ammessi come parti civili. Escluse le aziende della zona arancione

Esclusi anche gli agenti che parteciparono alle operazioni subito dopo il crollo, le associazioni dei consumatori, ma anche l’Aeroporto di Genova, Terminal Psa  di Pra’, Spediporto, Cna.

Genova –  Il tribunale di Genova ha scelto di ammettere al processo per il crollo di ponte Morandi anche Cgil Genova, Cisl Liguria e Uil Liguria come parti civili.

“Una notizia che accogliamo con piacere – commentano Igor Magni, Luca Maestripieri e Mario Ghini, rispettivamente segretari generali di Cgil Genova, Cisl Liguria e Uil Liguria -, perché Le ricadute sociali ed economiche causate dal crollo del viadotto hanno lasciato una ferita ancora sanguinante nel mondo del lavoro genovese. Come sempre siamo in prima linea per tutelare la sicurezza di lavoratori e cittadini in un percorso di giustizia che ci auguriamo possa essere rapido e pienamente esaustivo”, concludono. Cgil e Uil sono rappresentate nel processo dall’avvocato Carlo Golda mentre la Cisl è rappresentata dall’avvocato Francesco Formento.

Poi ci sono gli esclusi

Una paio di stranezze che avranno certamente una ratio giuridica. Marito ammesso come parte civile ma non la moglie. Escluso anche il risparmiatore che aveva una singola azione di Atlantia (per un valore di circa 25 euro). D’altrone si sa che in borsa il rischio è alto.
Esclusi pure gli agenti che parteciparono alle operazioni subito dopo il crollo, le associazioni dei consumatori, ma anche l’Aeroporto di Genova, Terminal Psa  di Pra’, Spediporto, Cna.

In totale 502 esclusi. I giudici hanno seguito diversi criteri nel motivare la decisione. E così, per chi ha lamentato un danno per avere assistito allo schianto del viadotto, i magistrati hanno spiegato che vanno esclusi quelli che si trovavano “ad alcune centinaia di metri dal luogo del crollo, non potendosi ritenere in loro un concreto e attuale timore di poter risentire personalmente delle conseguenze pregiudizievoli dell’evento medesimo”.

Escluse le aziende della zona arancione

Le aziende della zona arancione sono state escluse perchè non “dimostrabile il nesso causale tra calo del fatturato e crollo”.
Per quanto riguarda i tre agenti che hanno chiesto di essere parte per i giudici vanno esclusi perchè si tratta “di soggetti che sono professionalmente tenuti a saper governare e gestire situazioni particolarmente drammatiche, con la conseguenza che il danno lamentato rappresenta un rischio connesso all’attività lavorativa svolta”.

Sono invece stati ammessi la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Liguria, il Comune di Genova e la società partecipata Filse.

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