Morto sul lavoro a Sanremo, i sindacati denunciano gli appalti fuori controllo

“Subito un confronto con Rfi e Ansfisa” l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali”

Genova – “Nell’attesa di conoscere le cause che hanno determinato il tragico incidente ci stringiamo ai familiari della vittima e a tutti i lavoratori che operano sui cantieri ferroviari, anche loro provati dall’insostenibile sequenza di infortuni gravi sul lavoro”.
A dichiararlo una nota unitaria di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa, sull’incidente avvenuto nella stazione sotterranea di Sanremo che ha causato la morte di un operaio di 55 anni di una ditta appaltatrice esterna a Rfi (Rete ferroviaria italiana) mentre era alla guida di un locomotore di un treno-cantiere che è esploso prendendo poi fuoco.
“Da diversi anni – hanno ricordato le organizzazioni sindacali – denunciamo che il sistema e l’organizzazione della manutenzione affidata a imprese esterne è ormai fuori controllo. Chiediamo l’apertura di un confronto con Rfi e Ansfisa – l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali nata col Decreto Genova – per realizzare azioni concrete come la revisione delle norme su salute e sicurezza che attuano le imprese appaltatrici, l’istituzione dell’albo degli infortuni sul lavoro, l’eliminazione del dumping contrattuale, la revisione dei criteri di qualificazione delle imprese a cui affidare lavori ed il rafforzamento dei controlli da parte del sistema di vigilanza nelle aziende”.

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