Mentre è in atto un putiferio scatenato da Berlusconi, Mattarella convoca per giovedì e venerdì le consultazioni
Roma – Mario Draghi lascia Palazzo Chigi e Berlusconi riesca a mettere in imbarazzo tutta la coalizione di destra con dichiarazioni, francamente imbarazzanti, sui legami con Putin. Così dopo il nuovo audio diffuso che riporta le parole del Cavaliere sull’Ucraina e il suo Presidente Zelensky, Giuseppe Conte ha dichiarato che “si pone adesso un problema serio per il nostro Paese: non credo che possa essere accettato che Forza Italia esprima il ministro degli Esteri. È un problema serio per la credibilità del nostro Paese. È una questione che poniamo con forza e la porremmo con chiarezza anche al Presidente Mattarella nel corso delle consultazioni”.
E se Licia Ronzulli, capogruppo di FI, butta acqua sul fuoco dicendo che “le parole del Presidente andavano contestualizzate”, c’è chi avanza l’ipotesi che l’imbarazzo creato da Berlusconi sia voluto per far capire a Giorgia Meloni che il suo prossimo Governo potrebbe nascere all’insegna dell’instabilità. Insomma, non sarebbero solo le parole di un “signore anziano”.
Dal canto suo Salvini ha confermato che “la gente chiede al centrodestra di governare bene e di fare in fretta, serve buonsenso ed equilibrio” per trovare un’intesa sulla squadra.
Giovedì e venerdì le consultazioni
L’Ufficio stampa del Quirinale comunica il calendario per le consultazioni per la formazione del governo. Giovedì 20 ottobre, al mattino, Il Presidente Emerito della Repubblica, Senatore Giorgio Napolitano, verrà sentito telefonicamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dalle 10:00 in poi partiranno le consultazioni con i partiti.
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