Belgrado mobilitata contro Pristina nel Consiglio d’Europa
Pristina – Il Kosovo presenterà in dicembre la domanda di adesione all’Unione europea. Lo ha detto Klisman Kadiu, consigliere politico del vicepremier e capo negoziatore nel dialogo con Belgrado Besnik Bisljimi. Kadiu ha aggiunto che il Governo ha avviato i preparativi per tale domanda, avendo come primo obiettivo ottenere lo status di Paese candidato. A fine agosto, ha aggiunto, è stata creata una apposita commissione incaricata della domanda di adesione. Affermazioni di altro altro tenore arrivano da Belgrado, sempre più determinata a ostacolare il cammino di Pristina verso la possibile adesione alle principali organizzazioni internazionali.
Il ministro degli esteri Ivica Dacic, tornato alla guida della diplomazia serba dopo una parentesi alla presidenza del parlamento, ha chiamato alla mobilitazione contro una eventuale ammissione del Kosovo al Consiglio d’Europa, che nei prossimi giorni deciderà sull’avvio del processo di una possibile adesione di Pristina. Durante il suo precedente mandato da ministro degli esteri, Dacic avreva condotto una massiccia campagna diplomatica ostile al Kosovo e che aveva portato alla revoca da parte di 18 Paesi del loro sì al riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo.
Paesi che avevano deciso di attendere l’esito del dialogo in corso fra i due paesi balcanici per una decisione definitiva. Nuove schermaglie che avvengono mentre si moltiplicano gli appelli e le pressioni della comunità internazionale, in primis Ue e Usa, affinché si arrivi al più presto a un accordo sulla normalizzazione dei rapporti Belgrado-Pristina evitando che dal conflitto armato russo-ucraino si estenda ulteriore pericolosa instabilità ai Balcani.
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