Il tentativo di “reintegrazione” del Kosovo indipendente nella Serbia è simile al piano di Putin per la “reintegrazione” dell’Ucraina
Pristina – Le autorità di Pristina hanno vietato oggi l’ingresso in Kosovo a Vuk Jeremic, ex ministro degli esteri serbo, che intendeva partecipare a Gracanica, enclave serba a pochi km dalla capitale kosovara, a una riunione locale del suo Partito popolare, formazione all’opposizione nel parlamento serbo.
Come ha riferito il partito, l’auto sulla quale viaggiava Jeremic, che è stato in passato a capo dell’Assemblea generale dell’Onu, è rimasta bloccata per oltre due ore alla frontiera, con la polizia locale che ha poi impedito il suo ingresso.. La motivazione addotta è stato il sostegno di Jeremic al ritorno del Kosovo quale parte integrante della Serbia.
Una nota del Ministero degli esteri di Pristina afferma che “il sostegno di Jeremic nel parlamento serbo per quella che viene definita la “reintegrazione” del Kosovo indipendente nella Serbia è simile al piano di Putin per la “reintegrazione” dell’Ucraina – e cioè una ricetta per la guerra. Europa e Usa dovrebbero seguire da vicino le azioni della classe politica in Serbia e nella regione perchè metteranno sempre più tensione nella regione”.
In copertina: Vuk Jeremic
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