“Ho sempre sostenuto la sua apertura, Toti invece si prende meriti che non sono suoi”
Genova – In una nota, Gianni Pastorino, consigliere regionale di opposizione, sottolinea, in polemica con quanto affermato dal Presidente di regione Giovanni Toti che: “nel maggio 2021 il centro trapianti del fegato è tornato a Genova. Una lotta che ho combattuto in prima fila come Consigliere Regionale e Vice presidente Commissione II Sanità insieme ad altri colleghi Consiglieri di opposizione, penso in particolare a Pippo Rossetti e Fabio Tosi.
Una battaglia che è andata avanti per anni e che mi ha portato a confronti, anche duri, con l’allora direttore Generale del San Martino Giovanni Ucci. In quei mesi nessuno sperava o anche solo prospettava un’apertura del centro trapianti di fegato al San Martino tranne il sottoscritto. Si tratta di una “vittoria” politica che rivendico con orgoglio.
Tra gli artefici e protagonisti di questa vicenda voglio ricordare il dottor Enzo Andorno che ha sempre creduto nella riapertura di questo reparto che oggi rappresenta una delle eccellenze della sanità Ligure grazie soprattutto al grande lavoro medici, infermieri, oss e tecnici.
Toti si assume meriti che non sono suoi
Oggi anche il Presidente Toti esce sui giornali con dichiarazioni favorevoli sulla riapertura del centro, assumendosene quasi il merito. Vorrei però ricordare al Presidente che per anni è stato fermo, immobile e ha semplicemente deciso di non decidere. È servito l’intervento dell’opposizione per poter vedere riaperto il centro trapianti di fegato. Ricordo al Presidente Toti che la sua Giunta si sarebbe accontenta di avere una convenzione con il Niguarda di Milano per operare i pazienti e le pazienti liguri e che non voleva riportare il centro il Liguria e non voleva alla direzione il dottor Andorno inventando la possibilità di inserire alla direzione un fantomatico “cervello di rientro” da Pittsburgh (concordato con l’Università di Genova) che fortunatamente non è mai arrivato.
Il centro trapianti di fegato è a Genova dunque grazie alla pressione dell’opposizione e al passaggio alla direzione generale del San Martino da Giovanni Ucci a Salvatore Giuffrida”.
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