La Spagna e la lotta alla violenza di genere: “Solo Sì è Sì”

Circostanza aggravante per la sottomissione chimica. Quando l’aggressore usava droghe o farmaci per ridurre o annullare la volontà della vittima, era considerato un abuso

Madrid – Il 2022 per la Spagna è stato un anno importante per quanto riguarda la lotta alla violenza di genere, infatti già dallo scorso gennaio era stato il primo Paese europeo ad aver adottato un sistema di contabilizzazione dei femminicidi.

La Delegación del Gobierno contra la Violencìa de Género ottemperando a quanto concordato nel Patto di Stato contro la Violenza di Genere contenuto nella Convenzione di Istanbul (Trattato internazionale contro la violenza sulle donne approvato dalla Ue e firmato ad Instanbul nel 2011) ha disposto un Osservatorio del Femminicidio che oltre alla violenza domestica ha contato anche i femminicidi commessi al di fuori di coppie ed ex coppie in modo da rendere visibili le molteplici forme di violenza di genere.

Sono stati contati e suddivisi i femminicidi non solo per mano di partner ed ex partner ma anche familiari, sessuali e sociali. In più il 25 agosto 2022 è stato approvato il disegno di legge “solo il sì è il sì”. Voluta fortemente dal Congresso dei Deputati spagnolo, a maggioranza progressista, promossa dal Ministero sull’Uguaglianza guidato dalla ministra Irene Montero, si tratta di una legge storica e al tempo stesso pioneristica sulla tutela dei diritti delle donne contro la violenza sessuale.

Due anni per l’approvazione

Questa nuova legge che aveva richiesto più di due anni per essere approvata a causa della strenua opposizione da parte dell’opposizione dei conservatori e dell’ultradestra rappresentata dal partito Vox, si basa sull’idea che qualsiasi rapporto sessuale senza il consenso della donna sia considerato uno stupro. Precedentemente lo stupro era considerato reato grave solo nel caso che si potesse dimostrare in tribunale che la donna fosse stata sottoposta a forzature o a gravi intimidazioni, se questo non poteva essere dimostrato, come  reato contro l’imputato veniva riconosciuto solo l’abuso sessuale che ovviamente comportava una pena minore.

Il consenso è la chiave di volta

La scomparsa della distinzione tra i due termini “abuso” e “stupro” a favore dell’applicazione di violenza sessuale o stupro è stato un cambiamento davvero epocale. Gli elementi chiave della legge sulla libertà sessuale “solo il sì è sì” sono: Il consenso è la chiave di volta. Questo è ciò che configura il “solo il sì è sì”, cioè il fatto che ci sia il consenso è ciò che configura il crimine, non la resistenza della vittima.

La sottomissione chimica è l’aggravante

Circostanza aggravante per la sottomissione chimica. Finora, quando l’aggressore usava droghe o farmaci per ridurre o annullare la volontà della vittima, era considerato un abuso.

Omicidio per violenza sessuale

La norma include l’omicidio di donne legato alla violenza sessuale come la più grave violazione dei diritti umani legata alla violenza sessuale. Le molestie in strada saranno un reato, perseguibile a querela della parte lesa.

Violenza sessuale digitale

L’estorsione sessuale o la pornografia non consensuale saranno perseguite penalmente. Divieto di pubblicità pornografica.

Reddito di inclusione

Le vittime di violenza sessuale potranno accedere al reddito di inserimento attivo, così come le vittime di violenza di genere. Si tratta di un sussidio non contributivo destinato ai disoccupati che non ricevono altri sussidi e che dimostrano particolari difficoltà di reinserimento nel mercato del lavoro.

Educazione sessuale in tutte le fasi dell’istruzione

Inoltre, questa formazione sarà obbligatoria anche nei corsi universitari legati all’insegnamento, alla sanità o alla magistratura. Educazione sessuale obbligatoria per gli aggressori.

Sostegno finanziario

Le vittime di violenza sessuale che guadagnano meno del salario minimo riceveranno un’assistenza finanziaria, che sarà maggiore se la vittima ha una disabilità o persone a carico.

Centri di crisi aperti 24 ore su 24

Ce ne sarà uno in ogni provincia, con assistenza psicologica, legale e sociale per le vittime, i familiari e le persone a loro vicine, e sarà possibile partecipare di persona e/o accedere per telefono e online.

Il Ministero dell’Uguaglianza ha stanziato fino a 66 milioni di euro affinché entro il 2023 ci siano 50 centri di questo tipo in tutta la Spagna.

Secondo quanto riportato dai dati ufficiali forniti dal Governo spagnolo, nel 2022 sono 48 le donne uccise da compagni, mariti e partner, in Italia nel 2022 invece le donne vittime di femminicidio sono state 104.

Giulia Danieli

 

Giulia Danieli

Svolgo attività di collaborazione giornalistica per RSI, la Radiotelevisione Svizzera Italiana, e ho partecipato alla redazione e alla produzione dei servizi documentaristici sul crollo del ponte Morandi (“43-Il ponte spezzato”) e sulla truffa dei falsi Modigliani (“Il giallo Modigliani”), entrambi andati in onda su Falò, magazine settimanale di informazione e approfondimento di RSI. Collaboro con vari quotidiani digitali sui temi sanità, salute, ambiente e diritti civili. Ho collaborato per il quotidiano Il Secolo XIX.