Su 70 reporter arrestati nelle proteste 30 sono ancora in carcere
Teheran – Il giornalista, e segretario generale del “Fronte Democratico dell’Iran”, Heshmatollah Tabarzadi è accusato di “corruzione sulla terra”, reato per cui in Iran è prevista la pena di morte. Lo ha fatto sapere il suo avvocato Mohammad Moghimi citando un’udienza di ieri dove Tabarzadi, arrestato nei giorni scorsi, è accusato di 20 diversi reati.
Il giornalista di 63 anni, ex prigioniero politico che in passato aveva denunciato la Guida Suprema Ali Khamenei, era già stato incarcerato in settembre durante i primi giorni delle proteste anti governative esplose in reazione alla morte di Mahsa Amini, la 22enne che ha perso la vita dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perchè non portava il velo in modo corretto. Secondo l’Associazione dei Giornalisti di Teheran, su 70 reporter che sono stati arrestati da settembre durante le dimostrazioni, 30 si trovano ancora in carcere. Tra loro, alcuni hanno ricevuto dure condanne come il giornalista sportivo Ehsan Pirbornash, condannato a 10 anni di prigione, e la fotoreporter Yalda Moaiery, nota a livello mondiale per una foto scattata durante una manifestazione nel 2017, che è stata condannata a 6 anni.
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