Posti fissi di polizia negli ospedali e sicurezza sul territorio genovese: la parola al Siap

Facciamo il punto con Roberto Traverso, della segreteria nazionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, dopo il tavolo con il Sindaco Bucci

Genova – “Abbiamo apprezzato la disponibilità del Sindaco ad ascoltare la nostra organizzazione sindacale. Prima di tutto, abbiamo evidenziato che il nostro obiettivo è quello di rapportarci in modo costruttivo con chi governa un’importante città Metropolitana come quella di Genova fornendo un contributo costruttivo, finalizzato a cercare di razionalizzare l’operato delle forze in campo per garantire sicurezza ai cittadini, tenendo conto delle esigue risorse umane a disposizione della Polizia di Stato nel capoluogo ligure, in un contesto storico delicato, che vede in atto uno sforzo organizzativo messo in campo dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza che prevede l’assunzione di nuovi agenti per sopperire al ricambio generazionale che stiamo vivendo”.

Così Roberto Traverso, segretario Provinciale e sindacalista della Segreteria Nazionale del Siap, dopo il tavolo del 6 marzo con il Sindaco Bucci, l’assessore alla sicurezza Antonino Sergio Gambino e il Comandante della Polizia Locale Gianluca Giurato.

In estrema sintesi, il cuore della proposta del Siap è quello di unire le forze, valorizzando le specifiche competenze della Polizia di Stato e della Polizia Locale.

In questo senso, sottolinea Traverso, “il Sindaco si è reso disponibile a valutare le proposte avanzate dal sindacato” che si augura vengano “recepite all’interno di un Protocollo istituzionale che possa essere sottoscritto da Prefetto, Questore e Sindaco di Genova, oltre che da tutte le organizzazioni sindacali”.

Le questioni sul piatto non sono di poco conto.
Primo: “Unire le risorse professionali per rafforzare i controlli amministrativi su tutto il territorio comunale”. Quindi mettere a disposizione locali e spazi logistici comunali per sopperire alle esigenze logistiche della Polizia di Stato” ad esempio per la neonata Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo SISCO, la vecchia Criminalpol per intenderci, “che dal pochi mesi è operativa in città e copre il territorio distrettuale di propria competenza”.
E infine “condividere le reciproche professionalità” dei due corpi di polizia puntando a “un costante aggiornamento professionale”.

In questo quadro, dove risorse, uomini e spazi scarseggiano, una pressione ulteriore è data dall’annuncio dell’apertura di un nuovo posto fisso di polizia all’ospedale sampiedarenese di Villa Scassi. Perché se è vero che “i presidi negli ospedali sono sicuramente utili e necessari, bisogna evitare di provare a tenere in piedi i sacchi vuoti e creare false aspettative”. Nei presidi di polizia degli ospedali genovesi di San Martino e del Galliera, infatti, c’è un operatore che si gestisce da solo la fascia oraria 8-20 e dunque Traverso sottolinea che “invece di aprire un nuovo presidio (inutile) a Sampierdarena, si dovrebbero trovare le risorse per rafforzare quelli già esistenti, in modo da garantire la presenza di due operatori ai quali il Questore dovrà pagare anche l’indennità esterna visto che ad oggi non viene corrisposta”.

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