Il Tar del Trentino ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni animaliste Enpa, Leidaa e Oipa
Trento – In un Paese ad altissima vocazione calcistica qual è l’Italia, se quella tra gli animalisti e il governatore trentino fosse una partita di calcio, le associazioni a difesa degli orsi con oggi avrebbero vinto nettamente.
Sono tante ormai le sconfitte che il presidente della Provincia Autonoma, Maurizio Fugatti, ha incassato davanti alla sezione unica del Tribunale amministrativo regionale di Trento. E infatti sono state sospese dal Tar le due ordinanze che prevedono l’abbattimento dell’orsa ‘Jj4’, ritenuta responsabile a seguito di accertamenti genetici dell’aggressione ad Andrea Papi, il runner di 26 anni ferito mortalmente dal plantigrado nel pomeriggio del 5 aprile nei boschi di Caldes in Val di Sole. La prima sospensione risale al 14 aprile quando il Tar aveva accolto il ricorso della Lega Anti Vivisezione (Lav Italia) dopo che l’8 aprile Fugatti aveva firmato l’ordinanza di cattura edabbattimento di ‘Jj4’. Contro la morte per eutanasia – questo è il metodo annunciato dai forestali trentini – dell’orsa ‘Jj4’, attualmente rinchiusa al centro faunistico del Casteller, si erano espressi anche i genitori di Papi.
Oggi il Tar è intervenuto sul secondo provvedimento di abbattimento, quello del 27 aprile nel quale Fugatti prevedeva l’uccisione di ‘Jj4’ dopo l’11 maggio, data della prima udienza nel merito dello stesso Tar.
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