Alluvione in Romagna, sale a 14 il conto delle vittime

Precipitazioni diffuse sono previste per domani sull’Emilia-Romagna ed è stata confermata l’allerta rossa sull’area che va da Bologna a Rimini

Diventa quindi 14 il conto totale delle vittime del maltempo in Emilia-Romagna. Questa mattina a Faenza la polizia ha recuperato il corpo di un ultrasettantenne. Il Comune di Ravenna ha disposto intanto l’evacuazione totale e immediata delle frazioni di Piangipane, Santerno e case sparse. Riaperto il tratto faenza-Forlì dell’autostrada A14, si transita su una sola corsia. Il governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini guarda alla ricostruzione.

Sul piano politico, la novità è che Giorgia Meloni, al termine del Cdm convocato per martedì prossimo, con all’ordine del giorno i primi provvedimenti urgenti relativi alla grave alluvione che ha colpito le popolazioni dell’Emilia-Romagna e di alcune zone delle Marche e della Toscana, incontrerà il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Verranno discussi i termini del decreto-legge con i primi stanziamenti, con la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi e giudiziari.

Coldiretti, dal monitoraggio sui dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) e di Isac Cnr, in una nota ha sottolineato che “in Romagna nell’arco di soli 2 giorni si sono abbattute ben 30 bombe d’acqua su un territorio reso fragile dalla prolungata siccità a causa della caduta al nord del 40% di precipitazioni in meno nel primo quadrimestre dell’anno. La furia del maltempo – ha aggiunto la Coldiretti – si è scatenata su terreni secchi che non sono riusciti ad assorbire l’acqua che è caduta violentemente provocando allagamenti, frane e smottamenti nelle aree rurali dove molte aziende agricole risultano irraggiungibili con problemi per la consegna del latte munto ma anche per garantire acqua e alimentazione agli animali allevati. A rischio 5000 aziende agricole e 50mila posti di lavoro.

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *