Nell’ambito delle indagini sulla infiltrazione della ‘ndrangheta nel settore delle scommesse, confiscate, in tre regioni, 4 aziende, 11 fabbricati, 3 terreni e disponibilità finanziarie, per un valore di oltre 3 milioni di euro.
Reggio Calabria – Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, e dello S.C.I.C.O., con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta da Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione – in Toscana, Lazio e Calabria – alla confisca di beni – per un valore complessivamente stimato in oltre 3 milioni di euro – riconducibili a due imprenditori reggini, operanti prevalentemente nel settore dei giochi e delle scommesse, con ramificazioni anche all’estero tramite società con sedi a Malta, in Romania, in Austria e in Spagna.
Il ruolo della ‘ndrangheta era quello di protezione e diffusione dei brand on line e in esercizi commerciali locali, in cambio di una parte dei proventi.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta