Dopo l’alluvione che ha colpito la Romagna, la situazione delle aziende agricole e degli allevamenti è diventata estremamente preoccupante
Ravenna – La Coldiretti ha lanciato un appello urgente affinché venga sostenuta l’acquisto di prodotti romagnoli per evitare la perdita di ben 50.000 posti di lavoro. L’area colpita rappresenta una delle zone più agricole del Paese, con una produzione lorda vendibile pari a circa 1,5 miliardi di euro all’anno.
I danni lungo la filiera: dalla produzione agricola alla viabilità
L’indotto generato lungo la filiera alimentare è stato fortemente compromesso e oltre alle perdite sulla produzione agricola, numerosi danni si sono verificati alle strutture, come gli impianti dei frutteti, le serre, gli edifici rurali, le stalle e le attrezzature, senza contare la necessità di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali colpite da frane.
Il dissesto idrogeologico è un altro grave problema che affligge la regione, con oltre 30.000 persone che vivono in zone a rischio di frane tra Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena, oltre a più di duemila unità locali di imprese, secondo l’ultimo rapporto dell’Ispra. Numerose aziende agricole rischiano di scomparire a causa delle frane, dei cedimenti del terreno e degli smottamenti.
Ma non solo: anche le infrastrutture sono state gravemente danneggiate, con strade interrotte e ponti abbattuti, rendendo difficile garantire assistenza agli animali isolati a causa delle interruzioni nel sistema viario.
La situazione degli allevamenti
La Coldiretti sottolinea che nelle aree collinari sono andati persi terreni coltivati a seminativo, erba medica, intere vigne e boschi di castagno. Ma ciò che preoccupa maggiormente è la situazione degli allevamenti, dove è fondamentale garantire acqua, alimentazione e la quotidiana mungitura del latte e il suo trasporto. Anche l’importante azione di recupero delle razze storiche, come pecore, capre, maiali di Mora Romagnola e bovini di razza Romagnola, rischia di essere compromessa.
La Confederazione nazionale dei coltivatori diretti invita dunque i consumatori a sostenere l’acquisto di prodotti locali romagnoli, in modo da salvare migliaia di posti di lavoro e contribuire alla ripresa delle attività agricole e degli allevamenti. L’impegno di tutti è fondamentale per aiutare la Romagna a superare questa difficile situazione e garantire la sopravvivenza del patrimonio agricolo e delle tradizioni locali.
L’alluvione ha lasciato cicatrici profonde, ma attraverso la solidarietà e l’acquisto consapevole, è possibile contribuire alla rinascita di questa preziosa regione italiana, permettendo così a migliaia di persone di tornare a lavorare e a sognare un futuro migliore.
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Sarebbe opportuno che le associazioni di categoria organizzassero la rivendita online dei prodotti delle aziende agricole interessate dall’alluvione per permettere a chi è lontano di provvedere attraverso l’acquisto di tali prodotti.