Poi sull’ingresso della Svezia nella Nato, osteggiato da Erdoğan, ha aggiunto che “è ancora possibile avere una decisione positiva, qui a Vilnius”
Vilnius – “Sostegno le ambizioni della Turchia di diventare membro dell’Unione europea. Allo stesso tempo dobbiamo ricordare quello che abbiamo concordato a Madrid: una lista di condizioni specifiche per la Svezia per diventare membro della Nato. E la Svezia ha rispettato quelle condizioni”.
Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa a Vilnius con il presidente lituano, Gitanas Nauseda.
“Si trattava di rimuovere le restrizioni sull’export di armi, e la Svezia l’ha fatto. Rafforzare la cooperazione con la Turchia sul combattere il terrorismo, ed e’ stato fatto. E la Svezia ha cambiato la sua Costituzione e rafforzato le leggi anti-terrorismo. Ha affrontato le legittime preoccupazioni sulla sicurezza da parte della Turchia”, ha aggiunto Stoltenberg.
“È ancora possibile avere una decisione positiva sull’adesione della Svezia alla Nato qui a Vilnius, non abbiamo certezze o garanzie ma ovviamente ora abbiamo l’opportunità e la vogliamo cogliere”. Ha concluso il segretario generale della Nato.
Il ricatto di Erdoğan
Le dichiarazioni di Stoltenberg arrivano in risposta al “ricatto” del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan che, in partenza per il vertice di Vilnius, aveva sottolineato in tono provocatorio: “Prima aprite le porte dell’Ue alla Turchia, dopo, come abbiamo fatto per la Finlandia, apriremo le porte della Nato alla Svezia”, ricordando ai Paesi membri che “da 50 anni fanno aspettare la Turchia”, candidata a entrare in Europa ma la cui procedura si è arenata ripetutamente.
La risposta dell’Ue
Al presidente aveva già risposto anche la portavoce aggiunta della Commissione europea, Dana Spinant, senza lasciare spazio ai dubbi: “I due processi paralleli, quello dell’allargamento della Nato e quello dell’allargamento dell’Ue, sono separati. L’Ue ha un processo molto strutturato di allargamento con passi molto chiari che devono compiere tutti i Paesi candidati e non può essere legato ad altro. Si tratta di un percorso basato sul merito”.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta