Dal 25 novembre al 10 marzo 2024, il sottoporticato di Palazzo Ducale di Genova ospiterà l’ultima mostra del fotografo statunitense intitolata “Children”
La mostra, curata da Biba Giacchetti e Melissa Camilli, con Peter Bottazzi come Art Director, è promossa dalla Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova e Civita Mostre e Musei, in collaborazione con SudEst57 e l’organizzazione internazionale Defence for Children Italia.
L’esposizione, che segue la mostra dedicata al centenario della nascita di Calvino, si propone di offrire uno sguardo unico sull’infanzia di tutto il mondo attraverso l’obiettivo sensibile di Steve McCurry. Owen Edwards, critico fotografico, sottolinea che la visione di McCurry sull’infanzia è variegata, riflettendo la diversità dei bambini in tutto il mondo. Tuttavia, il filo conduttore che unisce tutte le immagini è la speranza, incarnata dalla presenza dei bambini. McCurry utilizza la sua macchina fotografica non solo per documentare chi sono e dove si trovano i bambini, ma soprattutto per evocare speranza per l’umanità.
100 opere
La mostra è composta da un corpus di 100 opere, tra foto e proiezioni, che rappresentano quasi cinquant’anni di attività di McCurry. Le immagini catturano bambini da ogni angolo del mondo in scenari di vita quotidiana, offrendo uno sguardo sull’innocenza attraverso etnie, abiti e tradizioni differenti. Attraverso l’obiettivo di McCurry, i bambini diventano protagonisti di storie di gioia, resilienza, curiosità e adattabilità, anche nelle circostanze più difficili.
La mostra è stata inaugurata in coincidenza con la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza
La mostra è stata inaugurata in coincidenza con la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, rafforzando il suo significato e l’importanza di riflettere sui diritti e la protezione dei bambini. Jessica Nicolini, Coordinatrice delle politiche regionali in Regione Liguria, afferma che la mostra offre uno spunto di riflessione sulle responsabilità che abbiamo verso le giovani generazioni, sottolineando la necessità di garantire i diritti dei bambini in tutto il mondo.
La curatrice della mostra, Biba Giacchetti, sottolinea che McCurry, ora diventato padre, offre uno sguardo profondo sull’infanzia, affrontando le condizioni diverse in cui i bambini crescono in tutto il mondo. La mostra, realizzata in collaborazione con Defence for Children International, intreccia le immagini di McCurry con la prospettiva proposta dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Peter Bottazzi, Art Director di mostra, evidenzia che il progetto espositivo è un’esplorazione della profondità creativa di McCurry, permettendo al pubblico di esplorare il processo creativo di un grande artista. L’esposizione si sviluppa attraverso foto stampate, proiezioni video e una serie di immagini mai esposte prima in Europa, offrendo un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Un tributo alla bellezza e alla diversità dell’infanzia
La mostra, oltre a essere un tributo alla bellezza e alla diversità dell’infanzia, mira anche a sensibilizzare sul tema dello sfruttamento giovanile, evidenziando le sfide che molti bambini affrontano in tutto il mondo. L’iniziativa si inserisce nel contesto della tradizionale attenzione della Fondazione per la Cultura alle tematiche sociali, promuovendo la crescita della coscienza civile della comunità.
Durante la durata della mostra, saranno organizzate attività informative, formative e didattiche rivolte ad adulti e ragazzi, con l’obiettivo di approfondire la condizione dell’infanzia alla luce delle immagini di Steve McCurry. Inoltre, verrà distribuito un poster con la versione semplificata della Convenzione Onu sui diritti dei bambini, a cura di Defence for Children International Italia, per sensibilizzare e familiarizzare con i principi fondamentali della Convenzione.
L’arte di McCurry, il suo sguardo profondo, rappresentano una straordinaria opportunità per diffondere e far conoscere la Convenzione Onu sui diritti dei bambini e delle bambine. La mostra si propone come uno strumento per tradurre la teoria in fatti concreti, contribuendo così alla promozione e tutela dei diritti dell’infanzia in tutto il mondo.
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